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ITALIA SUI MIASMI INDUSTRIALI: COLPA DEI RITARDI DELLA REGIONE. MA E’ SOLO FUFFA

Rep: La giunta municipale ha deliberato oggi un atto di indirizzo per fronteggiare il problema dei miasmi provenienti dalla zona industriale, e dovuti alle sostanze diffuse nell’aria, puntando al risanamento ambientale delle aree Sin di Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta. Le sostanze incriminate, nel caso specifico, sono l’anidrite solforosa, l’idrogeno solforato ed alcuni idrocarburi non metanici che, secondo Arpa Sicilia, fanno registrare sforamenti rispetto ai limiti fissati per legge.

Il provvedimento è rivolto principalmente alla Regione, invitando l’assessorato al Territorio e ambiente “a concludere con urgenza il procedimento di approvazione del Piano di tutela della qualità dell’aria”. Già il 2 maggio del 2017 l’Arpa Sicilia aveva trasmesso al Dipartimento regionale dell’ambiente il rapporto per avviare la procedura di Vas del Piano.

“Fino a questo momento – spiega il sindaco Italia – non è arrivata alcuna decisione e ciò impedisce alla Sicilia di fissare dei limiti specifici rispetto a quelli stabiliti dalla legislazione nazionale. Grazie all’eccellente lavoro svolto negli anni scorsi dalla nostra Amministrazione al tavolo del ministero dell’Ambiente, a marzo 2018 è stato emesso il decreto sulle prescrizioni da osservare per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale alle raffinerie Isab nord e sud ma – conclude Italia – in assenza dei piani di risanamento e di monitoraggio, in Sicilia non è possibile stabilire nemmeno quali sono le sostanze inquinanti e insalubri”.

L’atto di indirizzo, oltre che alla Regione, si rivolge anche la prefetto, del quale, però, si ricordano i tavoli tecnici avviati negli anni con rappresentanti dei comuni e delle aziende per sopperire ai ritardi della Regione. Si chiede di convocare con urgenza i comuni di Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta e le aziende “per individuare le responsabilità, gli strumenti regolamentari e tecnici per eliminare le immissioni riscontrate nell’aria che costantemente risultano inquinanti per la salute dei residenti”.

Infine, la delibera dà mandato al dirigente comunale del settore Ambiente, Gaetano Brex, di acquisire al “ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare lo stato dei procedimenti di bonifica della rada di Augusta e delle aree pubbliche”.

“Ricordo – conclude il sindaco Italia – che il petrolchimico non comporta solo questioni legate all’inquinamento dell’aria. Già nel 2008 l’area Sin di Priolo, Melilli e Augusta vide assegnati 106 milioni di euro per le bonifiche ma a distanza di 10 anni nulla è stato fatto”.

Sin qui la nota del Comune. Il neo sindaco è ovviamente sulla strada di Garozzo. La colpa è sempre degli altri. Anche sui miasmi industriali. Così non potendo dire male della precedente amministrazione visto che erano sempre quelli della Garozzo Band al Vermexio, l’ex vice di Garozzo, oggi sindaco, se la prende con la Regione, nello specifico con l’assessorato Territorio ambiente.   “Già il 2 maggio del 2017 – dice Italia – l’Arpa Sicilia aveva trasmesso al Dipartimento regionale dell’ambiente il rapporto per avviare la procedura di Vas del Piano”. E ancora oggi nulla di fatto. C’è un piccolo particolare, che fino a novembre 2017 c’era la giunta Crocetta e quindi lo scaricabarile non funziona. Italia parla addirittura di ritardi nelle bonifiche del Petrolchimico, magari vuole fare outing. I miasmi industriali restano un problema di salute serio e la fuffa tanto per dire che si fa qualcosa serve a poco, qualcuno lo spieghi alla nuova/vecchia amministrazione.