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SIRACUSA PRIDE 2018. IL PRESIDENTE DELL’ARCIGAY CARAVINI ATTACCA I MINISTRI SALVINI E FONTANA

Rep: Tutto pronto per il Siracusa Pride 2018, che aprirà di fatto i Pride siciliani con tavole rotonde, concerti e il corteo che da Porta Marina sabato si snoderà per Ortigia. Il tema di questa edizione sarà “Essere Umani”, mare, umanità e resistenza, per rivendicare parità di diritti e di opportunità per tutti secondo i valori della nostra Carta Costituzionale. Il testimonial sarà l’attore siciliano Leo Gullotta che sfilerà in corteo sabato, a partire dalle 18, con la marcia che proseguirà poi per via Ruggiero Settimo, via Amalfitania, Piazza Archimede, Corso Matteotti,

Largo XXV Luglio, via Salvatore Chindemi, Piazza Pancali, via Trento e Piazza Cesare Battisti. Il corteo sarà preceduto da due giorni di tavole rotonde, una prima prettamente culturale, la seconda più a tema, da giovedì a venerdì a partire dalle 18 in piazza Cesare Battisti.

Un Pride, quello aretuseo, voluto dal presidente di Arcigay Siracusa Armando Caravini, il quale ha presentato l’evento nella sala stampa Archimede del Comune: “Avremo una grande responsabilità perché apriremo i Pride siciliani ma le responsabilità non ci spaventano, anzi siamo ancora più uniti per rivendicare i temi scelti quest’anno: il mare perché siamo una città marinara, l’umanità perché è ciò che manca oggi e lo stiamo riscontrando con le azioni del ministro e vicepremier Matteo Salvini e del ministro alla Famiglia, Lorenzo Fontana; ma anche resistenza poiché rivendichiamo il nostro essere antifascisti mettendoci la faccia e sottolineando questioni morali oltre che umane”.

Al fianco di Arcigay Siracusa, la Uil Siracusa-Ragusa-Gela, rappresentata da Gesualda Altamore “perché il nostro sindacato oltre ad aver sottoscritto un protocollo lo scorso anno proprio con Arcigay, ha da sempre rivendicato il diritto al lavoro che va di pari passo con quello delle persone. Il mondo del lavoro deve essere inclusivo e non può escludere alcuno”. Adriana Canclini di Amnesty International ha aggiunto: “L’Amnesty è sempre stata in prima linea attraverso anche la condivisone di filmati e video proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche così importanti sul rispetto dell’uomo e la sua dignità”. E infine chiusura con Francesca Totis, rappresentante del comitato studentesco, “perché questo percorso di sensibilizzazione e inclusione deve partire proprio dalle scuole – ha detto – visto che spesso proprio le scuole non si rivelano ambienti sicuri in questo senso. E invece noi ribadiamo che il Pride è una manifestazione importante per ripartire e sensibilizzare tutti al rispetto di una persona che vuole essere semplicemente chi è”.