FESTIVAL DEL TEATRO ANTICO: BIGLIETTO RIDOTTO SOLO PER GLI AFFILIATI DI NOI ALBERGATORI? E TUTTI GLI ALTRI?

Rep: In occasione delle imminenti rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, l’associazione Noi Albergatori Siracusa annuncia di avere siglato un’intesa con l’INDA che riserva biglietti a tariffa ridotta da destinare ai Turisti che soggiornano nelle strutture ricettive affiliate. “L’accordo tra gli albergatori siracusani e l’Istituto del Dramma Antico – dichiara il Presidente Giuseppe Rosano – intende offrire un riconoscimento ai turisti in soggiorno a Siracusa, ai quali viene offerta la possibilità di partecipare al 54° Festival del Teatro Greco fruendo di una concreta agevolazione. Il calendario degli spettacoli di tutto riguardo vedrà alternarsi dal 10 Maggio all’8 luglio Eracle di Euripide, con la regia de Emma Dante, Edipo a Colono di Sofocle, sotto la regia di Yannis Kokkos e i Cavalieri di Aristofane, regia di Gianpiero Solari, per poi concludersi il 12 e 15 luglio con le due repliche de Le Rane di Aristofane con Ficarra e Picone. La ricca e qualificata programmazione consacra quest’anno due eventi speciali con la messa in scena l’11 giugno di “Conversazione su Tiresia” scritto e interpretato da Andrea Camielleri con la regia dI Roberto Andò; uno spettacolo da non perdere e “Palamede”, a cura di Baricco e Solarino. Ulteriori occasioni d’incontro con lezioni in programma all’Orecchio di Dionisio a cura di Massimo Cacciari, Luciano Canfora e Alessandro Baricco. L’accordo con l’INDA mira a incrementare la permanenza media dei turisti nella nostra città e con essa accrescere l’economia della collettività siracusana”.

Cioè, se abbiamo capito bene, l’Inda garantisce biglietti ridotti solo alle strutture che fanno parte di Noi Albergatori? Speriamo di esserci sbagliati. Riteniamo infatti che, se davvero vogliamo promuovere il turismo,  tutte le strutture ricettive siracusane debbano avere la stessa agevolazione e quindi i biglietti ridotti per i loro clienti da parte dell’Inda. Non si possono privilegiare solo  “gli amici del capo”, sarebbe un errore pacchiano.