Politica

LA PRIMAVERA DI FABIO GRANATA: FARO’ RINASCERE SIRACUSA

Fabio Granata, senza fare tanta filosofia e in termini spiccioli, qual è la tua proposta ai siracusani?

Rigenerare la nostra Siracusa. E rigenerare Siracusa significherà fermare l’avvelenamento della nostra aria e della nostra acqua, il consumo del nostro suolo e la devastazione del paesaggio puntando energie, sforzi, idee, progetti, risorse sulla rigenerazione urbana, industriale, agricola, ambientale. Significherà mettere al primo posto la salute e il lavoro poiché si avvierà un processo che metterà in moto le imprese, le progettazioni e le maestranze. Contemporaneamente governeremo meglio e con competenza l’avviato rilancio turistico facendo diventare  Siracusa Capitale del turismo e del Teatro nel Mediterraneo. Possiamo farcela.

Abbiamo sempre scritto che sei una delle espressioni migliori di questa città eppure chi trova sempre modo di polemizzare con te. Confermi, cosa aggiungi?

In questa, che probabilmente sarà la mia ultima battaglia elettorale (non politica) voglio soprattutto partire da uno stile di comunicazione politica: non si parla, e non si parla male, degli avversari; non si infanga ciò che è stato fatto da altri, nel passato e nel presente – se possibile si ringrazia per il buono. Di’ quello che hai da dire sulle tue idee, le tue visioni, i tuoi valori, le tue priorità, i tuoi progetti e le azioni che metterai in campo. Punto. Niente fango  sugli altri. Non si costruisce futuro con il fango, ma con le idee. Soprattutto quelle che connettono, che creano reti di risorse e movimento in avanti e soluzioni. A Siracusa molti hanno atteggiamenti opposti e si lasciano andare sempre e solo a critiche pregiudiziali: bisogna però capire che la politica ha spesso deluso e quindi bisogna riconquistare la fiducia dei cittadini.

Sappiamo che da assessore regionale hai portato una valanga di denaro per la conservazione e la tutela dei nostri beni culturali. Perché di questo si parla così di rado?

Io invece credo che il lavoro proficuo e importante di recupero monumentale, ambientale e culturale della Città e di grande rilancio turistico mi sia riconosciuto anche dai peggiori nemici. Oltre 350 milioni di euro di restauri e recuperi monumentali, il rilancio dell’Inda e del turismo, il prestigioso riconoscimento Unesco di Siracusa e Pantalica, insieme a quello precedente del Val di Noto rappresentano argomenti oggettivi e testardi: difficili da negare. Quel passato è garanzia di capacità di Governo ma ora dobbiamo pensare all’avvenire della Città. E, oltre alle grandissime opportunità legate al turismo, la questione salute e la questione lavoro rappresentano le due grandi priorità è sono strettamente  collegate poiché solo dalla rigenerazione green delle industrie attraverso la chimica verde e la fine della raffinazione, da quella ambientale attraverso le bonifiche e da quella urbana attraverso il risanamento e la messa in sicurezza del Patrimonio edilizio pubblico e privato iniziando dalle periferie rimetteremo  in moto l’economia attraverso lavoro per imprese, progettisti e maestranze. Idee nuove  e nuove soluzioni.

Qualcuno ha scritto sul web che anche la scelta dei primi quattro assessori è nel segno della casta colta di Siracusa

Presentare l’intera squadra di Governo prima dell’inizio della Campagna elettorale vera e propria rappresenta una ulteriore forma di rispetto verso i cittadini: il 10 giugno si sceglie non solo il Sindaco ma chi complessivamente governerà la Città e questa scelta non può che essere ratificata dai cittadini. I miei primi 4 assessori (gli altri quattro saranno presentati il 3 Maggio) rappresentano delle eccellenze all’altezza di una città importante come la nostra. E poi parlare di “casta colta” pensando a Gianfranco Damico-scrittore di successo, life coach internazionale e contemporaneamente cameriere e oste come rivendica con orgoglio – o a Nuccio Romano—grande medico e grande ambientalista sensibile e umile – o a Marinella Muscarà che da sola e senza padrini è arrivata a dirigere la più grande Universita privata del Meridione o a Elena Flavia Castagnino-archeologa e allo stesso tempo espressione del volontariato sociale cittadino-è veramente fuorviante. Certo sono persone colte: ma sono candidati a Governare Siracusa – grande Capitale culturale- non un condominio. E gli altri avranno le stesse caratteristiche di qualità, onestà e umiltà: interessati solo alla difesa dei Beni Comuni e ai diritti dei cittadini e per questo schierati al mio fianco.

Trova tu le differenze con la proposta di Ezechia Paolo Reale e quella di Fabio Moschella

Differenze radicali e profonde: noi abbiamo deciso di intraprendere questa battaglia per il Governo della nostra amata  Città andando OLTRE le vecchie categorie politiche e i partiti. Noi lanciamo una battaglia civica, libera e  intransigente per “RIGENERARE” Siracusa con le donne e gli uomini che ci staranno. Senza condizionamenti e solo in difesa dei beni comuni, dei diritti della Comunità cittadina e dei non garantiti. Loro hanno dietro apparati di partito e tanto altro: e con quel condizionamento non si potrà mai cambiare nulla. La “nostra” è una Idea pericolosa. Una Idea  che non sia pericolosa non merita affatto di essere chiamata Idea. Pericolosa una Idea che riesca ad andare Oltre gli schieramenti tradizionali. Che non accetta la sommatoria di soggetti politici e liste finalizzata solo alla vittoria elettorale…

Il Sistema Siracusa è già definito o siamo solo al primo step come recentemente hanno sostenuto in tanti?

Certamente emergerà tanto altro e il ripristino della legalità e il contrasto alle mafie, economiche e criminali, rappresenterà una vera priorità. E anche lì bisognerà avere mani libere. E anche liste libere da presenze di “confine” con quel sistema. Stroncheremo la illegalità diffusa e il tentativo di rialzare la testa da parte delle cosche monitorando i loro investimenti soprattutto nel settore turistico e della ristorazione.

La logica del tuo andare Oltre è vicina in molti aspetti alla Rete di tanti anni fa?

Siamo in un’altra epoca e nessuno di noi- quando parla della necessità di andare OLTRE teorizza la fine del conflitto politico. Siamo invece consapevoli della necessità  di individuarne il vero profilo, oltre i vecchi e insignificanti schieramenti di centrodestra e centrosinistra: il conflitto reale oggi è tra chi crede che tutti siano in vendita e disponibili a chinare il capo a interessi particolari e chi invece intende difendere i Beni Comuni e la Identità straordinaria della nostra Città, chiamando  alla partecipazione attiva i Siracusani. Bisogna scegliere da che parte stare.

Il fenomeno grillino in una battuta?

Sacrosanta reazione al degrado della politica. Ma la politica va rigenerata non cancellata. E per far questo servono idee e visione, non bastano le urla e gli insulti. Certamente la loro base è intrisa di passione e vera spinta al cambiamento, ma poi sembrano emergere i più furbi e allineati ai capi locali o nazionali, non i migliori. E questa contraddizione è già esplosa e avrà effetti dirompenti sul movimento. A Siracusa il risultato delle amministrative sarà indicativo di questa implosione.

Erano meglio le passate deputazioni regionali e nazionali rispetto a quelle di oggi?

Certamente si. Esistevano i partiti che, con tutti i loro difetti, comunque garantivano una selezione dei gruppi dirigenti. Si faceva la gavetta prima di arrivare in Parlamento, si facevano le lotte studentesche e universitarie. E soprattutto si leggevano tanti libri. Quando entrai a vent’anni in Consiglio Comunale a Siracusa mi trovai a condividere quella esperienza con Lo Bello, Nicita, Corallo, Consiglio, Lo Curzio, Di Giovanni, Foti, Leone, Firenze, Spagna..Serve aggiungere altro?

Cosa faresti in caso di ballottaggio?

Andremo noi al ballottaggio. E non faremo accordi…