Politica

IL PD VUOLE FABIO MOSCHELLA, MA CI SONO ANCHE GAROZZO E RANDAZZO

Scrive Toi Bianca: Dove invece sembra di vivere nella dimensione di Alice nel paese delle meraviglie è invece l’area del Pd e di ciò che gli sta attorno. Reduce la due micidiali e umilianti sconfitte, la ex sinistra siracusana sta pensando bene di arricchire il carnet delle male figure con un’altra waterloo politica. Sia chiaro, in questo sono bravi, le cose giuste. Riescono sempre a sorprendere. Io sarà che sono emigrante ma non m’aspettavo, ad esempio, la ridiscesa in campo di Fabio Moschella, candidato prestigioso, serio, con una storia alle spalle, persona per bene, con un lavoro, un presente di imprenditore qualificato. Ecco, perché uno come lui, che 5 anni fa fece un passo indietro spianando la strada a Garozzo, oggi decide di immolarsi sul golgota di una sconfitta annunciata?

“La mia – spiega lo stesso Moschella – non è un’autocandidatura, viene messa in campo per unire una coalizione larga, civica, con più liste. Io non so se il mio nome unisce e possa essere elemento di sintesi. So che la riduzione “ ad uno “ è l’unica strada per offrire alla città una proposta di governo che punti alla moralizzazione della vita pubblica, alla difesa dei beni comuni, a politiche di solidarietà, ad un nuovo modello di sviluppo, a ritrovare un sentimento di comunità”. Fabio è uno bravissimo, un politico di qualità e spessore e certamente si rende conto di aver scritto una supercazzola. Torno a chiedermi: perché?

Stasera il grande vecchio delle sinistre siracusane, Ermanno Adorno, ha lanciato un civile appello contro il tafazzismo nel campo progressista. Cioè un’area che oggi a Siracusa viaggia attorno, ad essere moooolto ottimisti, al 20% si presenterebbe con tre candidati: Moschella con l’egida del PD, Garozzo sindaco uscente, e Giovanni Randazzo prestigioso esponente della società civile e della Siracusa “illuminata”.