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SEQUESTRATA VILLA AZZURRA SOMMERSA DAI DEBITI. INDAGATI I TITOLARI PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA

Scoperto un debito erariale per 7 milioni di euro nella clinica privata Villa Azzurra di Siracusa convenzionata con il sistema sanitario nazionale. I militari della Guardia di finanza di Siracusa hanno eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal capo della procura di Siracusa Francesco Paolo Giordano. Sono stati iscritti nel registro degli indagati i titolari della societa’ per i quali si ipotizza il reato di bancarotta fraudolenta. La clinica privata e’ stata affidata al rappresentante legale per l’ordinaria amministrazione.

L’attivita’ investigativa dei finanzieri, coordinati dal procuratore Giordano e dal sostituto Davide Lucignani, sono state eseguite dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria. ha fatto emergere che la Casa di Cura Villa Azzurra Srl, societa’ che ha accumulato nel tempo residui debiti nei confronti del Fisco e dell’Inps per circa 7,5 milioni di euro e nei confronti di terzi per quasi 4 milioni di euro, una volta acquisita dall’attuale gruppo societario nell’anno 2015, nel successivo luglio 2016 ha concesso in locazione l’intera azienda ad altro soggetto economico la Gesin srl. Le stesse societa’ a ottobre hanno stipulato un contratto preliminare di vendita della stessa azienda gia’ in locazione, cosi’ rimanendo svuotata degli asset societari idonei all’ottenimento dei ricavi e, altresi’, gravata di debiti per oltre 10 milioni di euro e disponendo solo di redditi derivanti dal canone di locazione d’azienda, questi ultimi non sufficienti a generare flussi finanziari tali da far fronte al pagamento degli ingenti debiti. Con la richiesta di fallimento in corso, la locazione del ramo d’azienda prima e la successiva stipula del preliminare di compravendita con la Gesin Srl appaiono operazioni volte a sottrarre ai creditori (pubblici e privati) l’unico bene aggredibile: il complesso dei beni mobili e immobili della casa di cura organizzati per l’esercizio dell’attivita’ di casa di cura, il know how, le autorizzazioni e le licenze per l’esercizio delle attivita’, gli impianti, le apparecchiature elettromedicali, i contratti di lavoro occasionali e di lavoro dipendente, i farmaci e le merci, nonche’ gli immobili strumentali all’attivita’ di casa di cura di proprieta’ o in locazione. Entrambe le societa’ sono riconducibili allo stesso gruppo familiare, per cui l’affitto di azienda (prima) e la cessione (dopo) parrebbero preordinati a svuotare la societa’ “decotta” per continuare le attivita’ con la societa’ in bonis, la Gesin srl che nel frattempo ha acquisito le autorizzazioni sanitarie regionali gia’ di titolarita’ di Villa Azzurra. Pertanto, il preliminare di vendita dell’azienda, rappresenterebbe allo stato l’ultimo atto di una complessa operazione finalizzata a permettere agli amministratori di una societa’ in stato di insolvenza – Villa Azzurra – di intraprendere la medesima attivita’ di impresa, con la stessa azienda, ma con una societa’ diversa – Gesin srl – sempre dagli stessi amministrata, in danno ai creditori, soprattutto di quelli pubblici. Tre gli indagati per ‘bancarotta fraudolenta per distrazione e di causazione dolosa del fallimento’, nonche’ sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, l’amministratore di fatto di entrambe le societa’ interessate e i due amministratori di diritto. L’azienda e’ stata affidata in custodia al rappresentante legale della casa di cura per la sola ordinaria amministrazione della clinica. (n.s.)