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SCONTRO FRA SINDACO DI PACHINO E CONSORZIO E A GRANELLI IN MILLE RESTANO SENZA ACQUA

Per l’acqua a mille famiglie di contrada Granelli a Pachino è rissa fra il sindaco di Pachino e il Consorzio Granelli.

Questo il comunicato del sindaco: Non è stata presentata l’istanza agli uffici comunali e il consorzio non potrà erogare l’acqua a Granelli, come da procedure previste dalla legge. «Abbiamo incontrato in diverse occasioni i nuovi vertici del “Consorzio Granelli” e il loro tecnici – hanno dichiarato il sindaco, Roberto Bruno e il vicesindaco, Andrea Nicastro, assessore al Territorio ed Ambiente – l’ultima proprio ieri, per affrontare e risolvere le questioni tecniche e giuridiche, a dimostrazione della massima volontà dell’amministrazione di garantire un servizio per i  cittadini della contrada che è erogato da un soggetto diverso dal Comune. Ma fino ad oggi, stando a quanto accertato e comunicato all’amministrazione dal responsabile del settore, non è stata presentata alcuna pratica digitale allo Sportello Unico delle Attività Produttive da parte del “Consorzio Granelli”, necessaria per l’avvio della procedura, nel rispetto delle normative.

L’ufficio S.U.A.P. non appena riceverà l’istanza, la espleterà nel rigoroso rispetto della legge e, e con ogni possibile urgenza. Quando si parla della salute dei cittadini e di servizi essenziali occorre avere tutti il massimo scrupolo. Così come è chiaro che per garantire la trasparenza, il buon andamento, l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa occorre il coinvolgimento di tutti gli uffici, non solo di quelli comunali, chiamati, ognuno secondo le proprie competenze, ad esprimere i pareri e a rilasciare le autorizzazioni previste dalla legge».

A tamburo battente la replica che ha toni indubbiamente duri:

“Il sindaco di Pachino mente, sapendo di farlo sul caso dell’approvvigionamento idrico delle contrade Granelli, Chiappa e Costa dell’Ambra, scaricando le sue responsabilità e quelle dell’amministrazione sul Consorzio Granelli”. A dirlo è l’ingegner Riccardo Messina, che si occupa  della pratica e  che ha seguito l’iter burocratico per conto del Consorzio Granelli. “Il sindaco di Pachino, Roberto Bruno – dice il professionista –  per evitare la protesta eclatante di mille famiglie che villeggiano nella zona, racconta bugie, sostenendo che non sono stati inviati tutti i documenti richiesti”.

“Possiamo provare attraverso la posta certificata – afferma l’amministratore del Consorzio Granelli – che la documentazione che c’è stata richiesta è stata spedita e ricevuta alle 18,31 del 28 marzo. Noi siamo perfettamente in regola. E’  l’amministrazione  comunale ad essere inadempiente”.

L’ingegnere Messina spiega quella che è una telenovela. “Tutta la questione – afferma il professionista – risale allo scorso anno quando il Comune ci chiede una lettera d’intenti per l’emungimento dell’acqua del pozzo San Basilio considerata l’emergenza idrica nelle contrade in questione, del Comune di Pachino. Il Genio civile di Ragusa, come organo regionale, autorizza l’ approvvigionamento con una durata temporanea. Finita la stagione estiva, il sindaco scrive alla Regione, dicendo non avere più bisogno dell’acqua del Consorzio. Così – dice ancora Riccardo Messina – ci viene chiesta un’altra convenzione, che preparo personalmente e la sottopongo agli uffici comunali di Pachino, per fare tornare l’acqua nelle contrade a mare. Premetto che abbiamo fatto tutto quanto ci è stato richiesto. Questa è la verità di una vicenda a dir poco vergognosa che va a discapito dei cittadini”.