Politica

PAOLO CAVALLARO: TROPPI CANDIDATI, MOLTI DOVREBBERO FARE UN BAGNO D’UMILTA’, NON E’ UN CONCORSO PUBBLICO PER POSTI DI LAVORO

Paolo Cavallaro, ci avviamo al rinnovo di sindaco e consiglio comunale in un clima di caos profondo
La fine delle ideologie e dei partiti ha determinato la crescita del qualunquismo esasperato, per cui tutti sono esperti di tutto. Insomma gli italiani sono tutti cantanti, arbitri e ora politici.
Venuti meno punti di riferimento e di aggregazione stanno proliferando le liste civiche, dove i candidati sono legati molto spesso solo da un rapporto fiduciario col candidato sindaco; ma è chiaro che in questo contesto una volta eletti, in caso di sconfitta del candidato sindaco, si accomoderanno sul carro del vincitore, creando altra confusione e amarezza nell’elettorato. Ecco perchè c’è bisogno di riferimenti regionali o nazionali, per condividere comunque linee comuni.
In ogni caso mi auguro una rigida selezione dei candidati e l’applicazione del codice etico. Troppi candidati, molti dovrebbero fare un bagno di umiltà, non è un concorso pubblico per posti di lavoro.
L’alleanza Di Maio Berlusconi significa che a livello locale Zito e Prestigiacomo sono alleati?
Intanto è presto parlare di alleanze di governo. Nella nostra repubblica parlamentare le maggioranze si fanno in Parlamento. Al momento sono state elette le più alte cariche dello Stato che dovranno presiedere le due assemblee parlamentari. Altra cosa è il governo.
Non mi stupirei se si arrivasse ad un governo di minoranza del centrodestra per realizzare una decente riforma elettorale e pochi altri punti e tornare al voto in autunno. Non mi pare che centrodestra e M5S abbiano punti programmatici in comune.
Fra i candidati sindaco certi ci sono Fabio Granata e Ciccio Midolo..
Non sono gli unici, ci sono tanti candidati, tutti rispettabili. Non è solo questione di uomini, ma soprattutto di programmi realistici e di grande respiro. Come ha sottolineato Musumeci occorre tentare di tutto per raggiungere l’aggregazione più ampia. Vedremo.
Le forze politiche devono evitare, comunque, tentativi di accordo poco chiari che gli elettori non esiterebbero a definire inciuci, allontanandoli ancora di più dalla politica.
Nessuno parla di disoccupazione giovanile
La disoccupazione, soprattutto quella giovanile, è un problema molto sottovalutato e in particolare in Sicilia e a Siracusa. Il lavoro nobilita l’uomo e senza si rischia di perdere libertá e persino la dignità. Ma le soluzioni non sono semplici in una società che non si confronta, che non dialoga, che non si libera dell’ipocondria della decadenza, per dirla con Marcello Veneziani.
Sembra che il nostro sia un destino inesorabile. Il nostro Paese non ha bisogno di bonus, di misure assistenziali e clientelari, ma di riforme strutturali, solo così si può creare occupazione permanente. C’è bisogno comunque di superare i diktat europei e di realizzare un grande progetto di investimenti in opere pubbliche. Nel breve e medio termine si può pensare a piccoli cantieri di lavoro, così da dare boccate di ossigeno a tanti disoccupati, anche meno giovani come gli esodati.
Nessuno parla di sviluppo economico e di proposte per lo stesso
C’è poca preparazione. La classe dirigente attuale molto spesso è autoreferenziale e dedita più a selfie e ad apparizioni televisive che allo studio dei problemi. Occorre tornare alle scuole di formazione politica e preparare una nuova classe dirigente nel medio termine che conosca i problemi in modo profondo e ne individui le soluzioni.
Con profonda umiltà faccio un appello a tutte le forze politiche perchè con senso di responsabilità si dia avvio ad un autentico processo di formazione e rinnovamento della classe dirigente.
Tu, avvocato, che ne pensi degli avvocati che si costituiscono parte civile contro altri avvocati?
Se si riferisce al cosiddetto Sistema Siracusa ritengo che la costituzione di parte civile non debba essere vista “contro” qualcuno ma “per” qualcosa; per affermare il ruolo sociale dell’avvocatura, il rispetto delle regole giuridiche e morali, la fiducia nella giustizia. Crediamo tutti nella presunzione di innocenza e siamo rispettosi della Costituzione; le accuse dovranno trovare conferma in dibattimento e l’avvocatura dovrà vigilare, insieme agli altri attori del processo, perchè, nel rispetto delle regole del giusto processo, si giunga a fare chiarezza su vicende al momento poco chiare e che hanno screditato tutto il settore giustizia.
Per noi che ci occupiamo quotidianamente della città è sorprendente vedere salvatori della patria che per anni sono stati ben defilati
Guardi non faccio una classifica di chi si occupa della città in base alla quantità di interventi o iniziative. A me interessa che chi vuole salvare la patria lo faccia con umiltà, ascoltando i cittadini e comprendendone le esigenze e i malesseri. Tutti sono utili ma nessuno è indispensabile.
Abbiamo nuovi deputati regionali e nazionali, qual è la tua impressione?
Se questo Parlamento dura qualche anno potrebbe essere utile avere più strumenti musicali, purchè ciascuno suoni per la nostra Siracusa, a prescindere dalle appartenenze partitiche. Mettiamoli alla prova.
Chi lo avrebbe detto che il teatro comunale sarebbe servito per incontri sindacali e partite di burraco
La politica deve farsi curare la miopia di cui è affetta da troppo tempo.
Se non elabora progetti di gestione lungimirante del territorio a che serve? Allora basterebbero dei mediocri burocrati. Occorre spingere per l’ultimazione dell’ex cine-teatro Verga e collegare quest’ultimo al teatro comunale di Via Roma per ottimizzare le risorse ed accedere ai fondi europei e ai circuiti culturali siciliani, trovando collaborazioni virtuose anche con la vicina Catania.
Giovanni Napolitano è il candidato sindaco grillino contestato dai vertici locali
Non mi interesso di solito dei candidati e dei problemi degli altri partiti. Mi interessano i programmi per la città. Devo dire, però, che ho ammirato la tenacia di Napolitano che gli ha giovato la partecipazione alle comunarie del suo movimento. E guardando a queste vicende mi rafforzo sempre più nell’idea che occorre una legge nazionale che stabilisca il livello di democraticità dei partiti e garantisca la massima partecipazione a tutti i cittadini nel rispetto di inevitabili criteri di rappresentatività ovviamente.