Politica

A SIRACUSA SONO PIU’ I TOPI CHE IL FORMAGGIO, SONO GIA’ 15-16 I CANDIDATI SINDACO

Partita la grande corsa per il rinnovo del governo della città di Siracusa, stiamo assistendo al posizionamento dei concorrenti alla poltrona di Sindaco e nei mesi che rimangono al traguardo di Giugno, vedremo e sentiremo di tutto e di più. Prima o poi speriamo che i nostri prodi candidati ci raccontino anche quale città vorrebbero per loro e per i siracusani  e che ci facciano sapere con quale programma chiederanno il voto a loro favore. In questa settimana sono ancora a quota 10 i candidati Sindaco ed è confermata la tendenza a crescere e qualora dovesse essere confermata, nelle prossime settimane si potrebbe raggiungere quota 15/16 candidati a Sindaco che, rappresenterebbe perfettamente come Siracusa sia una Città in declino e come sempre accade in questi casi, sono più i topi che il formaggio. Prima che si apra il libro dei sogni e il catalogo delle promesse elettorali, proviamo a immaginare su quali temi potrebbero svilupparsi le proposte elettorali per soddisfare i bisogni dei siracusani e della Città.

EMERGENZA LAVORO

Disoccupazione media al 27% e quella giovanile al 58%, sono dati di per se allarmanti ai quali bisogna aggiungere che durano da circa dieci anni e per quanto ci è dato conoscere, non ci sono attualmente programmi d’investimento sul territorio che possano indicarci a breve un cambio di rotta sull’occupazione. Il Sindaco dovrà occuparsi di trovare risorse, idee, metodi, per nuove possibilità di lavoro, indipendentemente da quelle che potranno essere le politiche dei governi Nazionale e Regionale.

IL NOSTRO FUTURO NEL TURISMO?

Questo è il settore produttivo che da più parti si considera come la grande promessa per il futuro di Siracusa e probabilmente è vero.  C’è molta incertezza sulla reale possibilità che possa dare piena occupazione e che questa possa essere stabile. Senza dubbio l’asse portante del turismo siracusano è identificabile in: Rappresentazioni Classiche, Ortigia, Parco Archeologico Neapolis. La risorsa mare è da sempre contrastata dalla presenza dell’area petrolchimica e dalla poco fruibilità della costa dovuta agli insediamenti edilizi, viabilità insufficiente, assenza di infrastrutture pubbliche. La mancanza di una seria programmazione e di un coordinamento delle attività tra pubblico e privato, insufficiente offerta di servizi al turista, come ad esempio un vero trasporto pubblico urbano, sommati a fattori come l’isola pedonale che non c’è, il generale stato di abbandono e scarsa pulizia visibili in tante aree della Città, non aiuta lo sviluppo turistico versi obiettivi di crescita e di stabilità. Servono più conoscenza e programmazione.

E IL PORTO GRANDE?

Attualmente il Porto Grande di Siracusa è solo un’ambientazione paesaggistica. Non c’è alcuna attività commerciale e neanche il tanto promesso sviluppo crocieristico è decollato con il turismo nautico che è miseramente fallito. La colpa di ciò è della politica che si è inventata una vocazione turistica del porto, spostando tutto quello che esisteva di produttivo ad Augusta, Catania e Pozzallo, sperperando denaro pubblico in porticcioli mai nati e ristrutturazioni inutili com’è stata, ad esempio, quella della Marina. La Città non può permettersi il lusso di rinunciare al suo Porto limitandone le attività al solo indirizzo turistico o di nautica da diporto e la politica non può più essere assente dall’occuparsene seriamente.

URGE LA REVISIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE

Da qualche tempo si sente l’esigenza di una revisione del Piano Regolatore Generale di Siracusa e il Consiglio Comunale uscente, Il Sindaco, chiuderanno questa legislatura senza avere concluso nulla su questo tema del quale hanno tanto parlato e poco o niente hanno fatto. La conseguenza è che la Città è ferma, gli edili sono a casa o emigrati, nessun investimento in nuova viabilità, per altro prevista nel PRG. Niente di niente. La tanto decantata bellezza della Città, non potrà essere considerata tale senza un vero lungomare che giri intorno al Porto fino a raggiungere i fiumi e le saline. La nuova Città sta crescendo a Sud e migliaia sono i siracusani già oggi residenti in zona Isola, Terrauzza, Fanusa, Arenella, fino a raggiungere Fontane Bianche e Cassibile. Eppure non ci sono strade, illuminazione e servizi adeguati ai bisogni della gente. Si respira solo un’aria di abbandono che di anno in anno non cambia mai.

Adesso c’è il Piano Paesaggistico che, a detta dell’Associazione Costruttori, è una disgrazia e forse proprio perché lo dicono loro, vuoi vedere che è l’elemento che mancava per rilanciare il PRG?

IL NUOVO OSPEDALE

Se ne parla da qualche decennio e non siamo neanche partiti con la posa della prima pietra. Ci sono molte chiacchere ma nessuna vera volontà politica di fare qualcosa di concreto sul tema. Si fa finta che i soldi si sono trovati, che l’area dove edificarlo è stata deliberata, che appena pronto il progetto, nel giro di qualche anno avrà l’ospedale nuovo. Intanto la sanità siracusana continua a essere chiacchierata e non in positivo, l’assistenza privata cresce e si propone meglio di quella pubblica. Sarà questo un impegno elettorale?

I TRASPORTI? OGGI SONO RIDICOLI

In teoria Siracusa ha un porto, una stazione ferroviaria, le autostrade. Bisognerebbe solo che qualcuno se ne occupasse politicamente avendone competenza e conoscenza, che tirasse fuori i vari piani tipo PUT e PUM, che destinassero risorse per rendere realizzabile un vero trasporto pubblico a servizio dei cittadini e dei turisti. Quello che oggi c’è a Siracusa è semplicemente ridicolo e non soddisfa per nulla l’utenza che, come il cane si morde la coda, meno servizi ci sono meno uso se né fa. Se si cancellassero un pò di partecipate comunali e si proponesse un serio progetto pubblico-privato con la garanzia di un pò di denaro, l’impresa di realizzare un serio trasporto pubblico non sarebbe impossibile.

Industria – Inquina, è sporca, è brutta da vedere, eppure di farne a meno, è un lusso che non possiamo permetterci. Troppa gente ci lavora, tanta ricchezza torna sul territorio. Dire che i Siracusani sono stati incapaci di ristrutturare la zona industriale non ci assolve dal farlo adesso. Magari dovremmo evitare improvvisazioni e qualche preconcetto ambientalista e procedere verso la costruzione di serie proposte per un nuovo modello di sviluppo dell’intera area, promuovendo azioni di attrazione per l’industria 4.0. Su questo tema, la politica e la capacità di saperla fare, diventano essenziale per produrre risultati.

MAGGIORI SERVIZI E UN NUOVO CORPO DI VIGILI URBANI

Ad oggi, il Comune è l‘Ente che eroga più servizi di altri ai propri cittadini e tale ruolo non cambierà neanche domani. Chi si propone per fare politica al Comune, deve sapere che quotidianamente si è sottoposti al giudizio dei cittadini che sono soprattutto attenti alla qualità dei servizi generali da loro pagati con la tassazione locale. Il tema dei servizi, permette di trattare tanti argomenti e noi ci limitiamo a evidenziarne solo due: La Polizia Municipale e l’Acqua. Sarà indispensabile che il prossimo Sindaco si occupi di Polizia Municipale che i siracusani considerano esclusivamente Agenti Esattori delle tasse senza nessun impatto quotidiano sulla viabilità della Città. E’ evidente che la scarsità di organico è un limite all’azione dei Vigili e occorrerà darvi rimedio con nuove assunzioni. E’ altrettanto evidente che non tutto è riferibile all’organico: la presenza sulle strade e la qualità del servizio, dipendono dagli indirizzi e dai controlli che la politica esercita su di loro. Cambiare in meglio è possibile. Per l’acqua c’è poco da dire. Siracusa sta ancora aspettando che la gestione dell’acqua diventi pubblica e in ogni caso, chiunque sia a gestirla, non è più tollerabile che i siracusani non possiamo bere l’acqua che sgorga dal rubinetto a fronte di un servizio fognario poco efficiente e ad una tassazione non indifferente. Candidarsi per farsi eleggere al Comune come Consigliere o come Sindaco, può esser motivo di orgoglio e vanto personale, l’importante è non dimenticare che si è scelto anche di essere a servizio della Città e questo, più che un onore è un onere.

Enrico Caruso