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VINCIULLO: IL CGA BACCHETTA L’ASSESSORATO REGIONALE ALLA SALUTE SULLE NOMINE DEI COMMISSARI ASP

Rep: L’Assessorato regionale della Salute aveva chiesto un parere al Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana su “possibili profili di illegittimità delle procedure di nomina dei Commissari delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale, nonché sulla possibilità di nomina di una nuova figura di Commissario Straordinario”.
Il CGA ha ritenuto utile stabilire che: “la nomina del Commissario è, dunque, chiaramente legata al periodo previsto per la correzione del Decreto Legislativo 171/2016, conformemente allo scopo palesato dall’art. 3 Legge Regionale 4/2017….” di cui sono stato relatore e Presidente della Commissione che lo ha approvato. Lo comunica Vincenzo Vinciullo.
Sono intanto soddisfatto della decisione assunta dal CGA, che ha riconosciuto la bontà legislativa e il valore dell’articolo 3 della legge regionale 4/2017 “Proroga dell’esercizio provvisorio per l’anno 2017 e istituzione del Fondo regionale per la disabilità” che la Commissione Bilancio aveva approvato con discernimento e con attenzione, senza determinare illegittimità negli atti di nomina adottati, poi, dal Governo per le Aziende del Servizio Sanitario Regionale.
Spiace, nello stesso tempo, vedere mortificato così un rappresentante del Governo regionale, laddove il CGA così si pronuncia: “da quanto sin qui detto, discende, in ordine al primo quesito, che i dubbi sotto i profili segnalati sulla legittimità delle nomine dei Commissari ex art.3 l.r. 4/2017 non hanno ragione d’essere”.
Inoltre, il CGA conferma che “non è dato all’Amministrazione regionale la facoltà di nomina di un’altra figura commissariale, in attesa della costituzione dell’elenco nazionale degli idonei”.
Inoltre, i Giudici Amministrativi hanno voluto sottolineare come “non vi è, quindi, spazio per l’ipotizzata applicazione dell’art. 20, comma 3, L.R. n.5/2009, con nomina, sempre in via transitoria, di un diverso commissario in sostituzione dell’attuale (che, nella sostanza, si porrebbe come una sorta di spoil system, non previsto dalla normativa in materia).”
Spiace, ha proseguito Vinciullo, quando il Governo che rappresenta tutti i siciliani viene così mortificato da parte dell’Organo Giudiziario Amministrativo per eccellenza che abbiamo nella Regione siciliana, ma ciò è dovuto alla supponenza e alla saccenza con la quale il Governo si pone nei confronti degli atti legislativi predisposti dal precedente Parlamento.
Ricordo che i supporter di questo Governo per la maggior parte sono stati sostenitori del precedente Governo, oltre che membri del Parlamento Siciliano durante la XVI Legislatura, sicché questa cesura netta che si vuole rappresentare non è assolutamente corretta né condivisibile, stante l’apporto importante, determinate, certamente non qualificante, che i numerosi transfughi hanno dato alla compagine che ha vinto le elezioni.
Un consiglio dall’alto della mia esperienza penso di poterlo dare: la Regione Siciliana ha un Ufficio Legislativo e Legale di altissimo spessore, lo stesso Segretario Generale è stato, fino a qualche settimana, fa il Dirigente di questo ufficio. Prima di intraprendere, ancora una volta, la strada verso il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, si interpellino i nostri uffici, i nostri dipendenti, i nostri funzionari e dirigenti che, nel rispetto dovuto al CGA, sono nelle condizioni di poter consigliare il Governo, nel caso in cui ne avesse bisogno, sulla applicabilità o meno delle norme regionali.
Questa volta, ha concluso Vinciullo, l’assalto alla diligenza si è trasformato in una “malafiura”.
Allegato si invia il parere de quo agitur.