Politica

MAI COSI’ STIRACCHIATA LA FESTA DI SANTA LUCIA. COSI’ E’ UNA TRADIZIONE DESTINATA A SCOMPARIRE

Santa Lucia merita qualcosa di meglio della festa stiracchiata e sonnacchiosa che ogni anno le viene dedicata. Lo pensiamo ormai da anni e finalmente abbiamo deciso di rompere gli indugi e di dedicarci concretamente a questa tradizione che stiamo ormai rischiando seriamente di perdere. Di fatto la festa di Santa Lucia non la caratterizziamo più come una volta, non abbiamo o abbiamo pochi momenti attrattivi e di commozione, stiamo progressivamente cancellando l’anima di una festa che da sempre ha unito i siracusani. Non c’è l’atmosfera di una volta e forse non ci sono nemmeno i soldi di una volta. I dati sono crudi. Per la festa di Sant’Agata a Catania il Comune eroga mezzo milione di euro e ci sono ancora diversi altri contributi di enti, associazioni, privati. A Siracusa il Comune a dicembre 2017 ha erogato 15mila euro onnicomprensivi per la festa. Quindicimila euro, una miseria, se vogliamo anche una scelta politica di una amministrazione, come dire, scarsamente religiosa, che se ne frega della festa della Patrona. Lo dimostrano anche i piccoli particolare che tuttavia non sfuggono ad occhi attenti. Che non siano presi da Santa Lucia, sindaco e vicesindaco lo dimostrano apertamente, sono stati infatti sorpresi più di una volta a partecipare alla processione chattando col cellulare. Ma al di la di queste performance folcloristiche, anche i cittadini, i fedeli, la chiesa siracusana, non sembrano attratti/coinvolti dalla magia della festa del 13 dicembre, dall’Ottava del 20, l’impressione è quella del disbrigo di una formalità quasi burocratica, purtroppo è quello che sembra essere diventata la nostra festa più bella.
La petizione di quasi 800 persone che chiedono rinnovi e cambiamenti, è un segnale di malessere costante, è il segnale evidente che tante cose non vanno.
Tanti di questa festa ne parlano, forse la criticano, certamente si lamentano, ma nessuno scende in campo. A partire dai fondi che sono necessari e poi dal dettato della Chiesa che deve tracciare il solco. Tutti i fedeli vestiti di verde? La carrozza seicentesca del Senato che va restaurata per tornare a far parte della processione, coi sui magnifici cavalli? Anche i fuochi e tante, ma proprio tante manifestazioni parallele, prima e dopo i sette giorni della Festa? Tutte cose che mancano.
Stiamo perdendo l’amore e la devozione per Lucia, li stiamo perdendo in silenzio, uno stillicidio di cui in molti magari non si accorgono. Dobbiamo, tutti, cambiare passo. Magari lavorare un anno intero per una grande festa in onore della nostra santa giovinetta. O si cambia o si muore.