Politica

SCUOLE SENZA MANUTENZIONE, SUBITO INTERVENTI O ASPETTIAMO IL PROSSIMO CROLLO

A metà ottobre 2017, Pinella Giuffrida, presidente della struttura Anp (associazione nazionale dei presidi) territoriale di Siracusa, fece alcune importanti dichiarazioni sulle condizioni in cui versano le scuole siracusane, in particolare per quello che riguardava la (mancata) manutenzione. Scrisse la preside: Ci ritroviamo basiti di fronte a certe lettere, provenienti dall’ente locale, che rimproverano dirigenti scolastici di non operare adeguata sorveglianza sugli alunni che rompono le placchette degli interruttori, quando i ragazzi, sono costretti a consumare il pasto in classe perchè il loro refettorio, non mantenuto dall’ente locale, è stato chiuso perchè non ha i requisiti di sicurezza, così come la loro palestra, col pavimento sollevato e il tetto caduto“. La dottoressa Giuffrida chiese quindi supporti concreti dal Comune:   È indispensabile inserire in bilancio dell’Ente Locale le somme idonee (e non pochi spiccioli) per le manutenzioni straordinarie, con un piano attento e scrupoloso che crei le condizioni affinché in tutti i quartieri della città le scuole siano sicure e accoglienti.
Una situazione insostenibile per la presidente della struttura Anp. “I dirigenti scolastici – scrisse la Giuffrida – non possono oltremodo continuare a tenere sulle proprie spalle la responsabilità gravosa di accogliere studenti in scuole che per legge non hanno i requisiti minimi di sicurezza e dovrebbero essere chiuse, e le chiavi consegnate direttamente al prefetto”. 
Oggi, dopo l’incidente al Quintiliano, col crollo di calcinacci che hanno colpito e ferito lievemente due studentesse, le parole della Giuffrida tornano di moda, anche perchè sono parole pesanti come macigni: le nostre scuole “per legge non hanno i requisiti minimi di sicurezza e dovrebbero essere chiuse, e le chiavi consegnate direttamente al prefetto”. Insomma, le scuole sono in condizioni tali che le chiavi dovrebbero essere consegnate al Prefetto. Un Sos che è stato almeno sottovalutato. Su questo giornale abbiamo scritto in molte occasioni delle condizioni fatiscenti in cui versa il comprensivo Giaracà di via Gela, col Comune che promette interventi che non arrivano mai. E l’aberrante ambiente che circonda il comprensivo Raiti dove i topi non sono spuntati per magia, ma solo perchè la scuola è circondata da rifiuti, erbacce, trazzere, sporcizia in genere. Necessita subito un monitoraggio e un piano di interventi ad horas o vogliamo continuare a ignorare queste parole, questi allarmi, queste condizioni di degrado fino al prossimo crollo?