Politica

SIRACUSA DEI DISASTRI, SI CHIUDE IL 2017, SALUTIAMO CON ENTUSIASMO L’ANNO CHE VERRA’

Caro amico ti scrivo … iniziava così una nota canzone di Lucio Dalla. Come non provare anche noi un sussulto e più di una speranza sul nuovo anno? Che spazzi via quanto di pesante e negativo ha portato il 2017 ed una classe politica scollata dalla gente. Siracusa, un giorno si’ e l’altro pure, ricoperta da rifiuti, difficile dimenticare l’immagine di quei cassonetti stracolmi, dei sacchetti per terra, degli ingombranti gettati, senza decoro alcuno, sul suolo pubblico: water, lavandini, materassi, divani e mobilia variamente distribuita sui marciapiedi e corredata da miriadi di cacche, che all’epoca dello storytelling si chiamano “deiezioni canine”, ma, insomma, sempre schifo fanno. Perché camminare sui marciapiedi a Siracusa è tutto uno slalom per dribblare le onnipresenti barriere architettoniche, i rifiuti ammassati, le suddette deiezioni, senza considerare poi le immancabili carrette di abusivi ed i poveri vagabondi. Le nostre strade malconce, sporche, caotiche, piene di buche, trappole certe per bambini, anziani, disabili o diversamente distratti. Siracusa non è – piu’ – una città per cittadini, parafrasando i fratelli Coen. Se poi si aggiungono: tasso di disoccupazione alle stelle, smog e puzze industriali, amianto, collocato e mai rimosso, all’interno della stragrande maggioranza degli edifici, compresi quelli pubblici, ecco che i cabasisi dei siracusani giganteggiano che manco le sfere orripilanti e ferrose del cosiddetto albero di Natale di Piazza Duomo. Mentre tutto questo accadeva, nel 2017, ma anche prima, i politici locali parevano infervorati solo sul come e dove riposizionarsi nelle prossime tornate elettorali. Sarebbe solo strazio e tristezza, se non fosse che presto il Big Ben del loro mandato scadrà. E chi non ha voluto rassegnare GIUSTE dimissioni, primo cittadino, vice, assessore all’ambiente e un po’ tutti gli altri, andranno finalmente a casa. Si spera seguano la stessa sorte anche le associazioni a zero risultato, autoreferenziali del nulla, i consulenti strapagati, tutte le smart people dello storytelling piu’ spinto, alias paroloni a zero contenuto. Salutiamo con entusiasmo l’anno che verrà. Una fase buia della storia di Siracusa sta per chiudersi. Sta a noi ripartire. E chi ha tempo non perda tempo.

Carmen Perricone