SALVATORE FERLITO: LO SCIPPO DEL CAPODANNO IN PIAZZA DUOMO A FM ITALIA E’ UNA PORCHERIA
“(…) A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case, bianchi o neri o grigi o bianco-e-neri a seconda se segnano relazioni di parentela, scambio, autorità, rappresentanza. (…)”. Italo Calvino da “Le città invisibili”.
Delle 99 città invisibili, descritte dal Calvino strutturalista, credo il lavoro più denso e carico di significati del grande scrittore, quella che è la copia esatta di Siracusa credo che sia Ersilia coi suoi fili. La gerarchia dei rapporti di una città, Siracusa, e il suo grande ottocento senza fine, viene descritta da questo gioco di legami – nel senso stretto del termine – tra le persone. Carcere di vetro, labirinto di cavi, la gente passa accanto ai fili bianchi e neri, superandoli, provando a non inciampare e alla fine, quasi per dispetto, recidendo l’ostacolo con una forbice. Per questo le cose buone a Siracusa durano poco: devono passare dal vaglio quotidiano di questo soffice e ingarbugliato ostracismo. Le iniziative per arrivare a compimento non devono escludere – o farsi tagliare – il rapporto vitale e nello stesso tempo letale con la esistenza sociale. Potremmo chiamarla la patologia del filo di lana. A Siracusa si vive in una eterna corsa senza un vero traguardo. Da qui il fatto che chi è passato da quella prova: muoversi nel dedalo lagunare del pantano siracusano, una volta andato via ottenga una spinta propulsiva e non provi più a tornare. Ciclicamente le cose buone vengono cancellate. Immodestamente è successo con le radio locali, ormai totalmente scomparse, il mio Magna Grecia Festival, e adesso sta succedendo lo stesso col capodanno a Piazza Duomo di FM Italia. Chi pensa che la mia sia una difesa di ufficio di amici e sodali si sbaglia alla grande: io sono lontano anni luce da quel tipo di radio e da quel genere di manifestazione, ma non sono così scemo da non capire che quella è gente di successo e che sa fare le cose. Questa stessa mia attenzione di valutare a diecimila chilometri di distanza le cose meritino di essere alimentate in città, poi non viene colta da chi dovrebbe avere in animo il bene di Siracusa. Credo che questo infine faccia la differenza tra una buona amministrazione e una cattiva, e in definitiva tra persone che pensino per il bene comune e chi pensi solo a piccoli e fragili interessi. Lo scippo, dopo tanti anni, del capodanno a Piazza Duomo di FM Italia è una porcheria. Come è stata una bastardata quello che ho subito in silenzio per il mio Magna Grecia e il misterioso sterminio, ad opera di alcuni, delle voci libere delle radio siracusane. Adesso rimaneva solo questo ultimo filo da tagliare. Ci sono riusciti.
Salvatore Ferlito