Politica

DIVENTERA’ BELLISSIMA? LO SLOGAN E’ PERFETTO ANCHE PER SIRACUSA

Finita la festa “gabbatu lu Santu…”.  E anche le elezioni regionali del 2017 sono andate in archivio. Com’è ovvio, ci sono una serie di considerazioni che i risultati necessariamente stimolano e, i punti di vista per sviluppare un’ analisi più o meno ragionata, sono diversi a secondo delle opinioni che ognuno ha e che probabilmente ha espresso con il proprio voto. Io che, per deformazione sindacale tendo a cercare di studiare e poi capire come stanno veramente le cose di cui devo parlare, alla luce dei risultati elettorali mi sono fatto un pò d’idee che, provo a mettere in ordine senza alcuna pretesa di averci azzeccato. La prima cosa evidente che è successa in quel di Siracusa è che l’ex On. Gino Foti, classe 1934 come sì sul dire in gergo, “jè chiddu ca spatti i carti”. E anche se la cosa può non piacere, quando l’On. Foti decide di sostenere la candidatura di qualcuno, questo qualcuno vince. E’ stato così per la sindacatura di Garozzo, è successo adesso per Cafeo che è diventato l’unico rappresentate siracusano di “sinistra” nel nuovo Parlamento siciliano. Non solo, in contemporanea, Foti si è fatta fuori tutta la dirigenza del PD e ha già messo un’opzione pesante per la candidatura del prossimo Sindaco di Siracusa, lanciando il segnale a Garozzo che lo ha da tempo abbandonato, d’incominciare a cercarsi un nuovo lavoro.  In effetti, Garozzo è stato un capolavoro. E’ riuscito a bruciare il “suo” candidato in AP e si è messo fuori dal PD senza che nessuno glielo avesse chiesto. Penso che neanche l’On. Vinciullo, col senno del poi, starà considerando di avere fatto un buon affare a imbarcarsi nell’avventura elettorale con Garozzo. Ecco, se per Marziano qualche idea in giro che potesse non farcela a essere rieletto, vista l’aria che girava attorno a Crocetta e company, per Vinciullo che invece a Siracusa, godeva e gode di simpatie e veniva pure considerato una macchina di voti imbattibile, la sorpresa di rimanere fuori da Palazzo dei Normanni, c’è tutta. Il non raggiungimento di AP della soglia del 5%, minimo necessario di legge per l’ingresso nel Parlamento Regionale è una spiegazione per l’insuccesso di Vinciullo ma, non spiega il quasi testa a testa con Cutrufo. Vuoi vedere che l’incazzatura dei lavoratori dell’ex Provincia in qualche modo, pensiero tutto da dimostrare ovviamente, ha dato una mano d’aiuto ad affossare l’elezione di qualche candidato?? Un’altra considerazione possibile da fare è che tra il capoluogo e la provincia vince quest’ultima 3 a 2. Gennuso e Cannata sembrano un pò il diavolo e l’acqua santa e la rotazione avvenuta tra il 5Stelle di Pachino Giorgio Pasqua e l’ex On. Coltraro, conferma un quadro di dinamicità della zona sud che, sembra quasi la prova generale dei nuovi collegi elettorali disegnati dal Rosatellum, dei quali prossimamente si dovrà tenere conto per le nazionali. Se per la neo On. Cannata, l’essere sorella del Sindaco di Avola aiuta a capire da dove arriva il successo elettorale, per l’On. Gennuso, non vi è dubbio, deve possedere arti divinatorie che lo fanno passare, prima delle elezioni, come perdente quasi certo, a vincitore assoluto. Siracusa è invece diventata una Città a Cinquestelle, con l’On. Stefano Zito, il più votato del movimento in Sicilia e siccome il risultato è stato un voto di preferenza e non un voto di opinione, come di solito vengono accreditati i risultati elettorali del movimento 5stelle, diventa difficile leggerlo come un voto di protesta e basta. Se il voto di preferenza ha “regalato” la vittoria a qualche candidato sconosciuto ai più, per Zito la lettura del risultato dice cose diverse: i siracusani hanno indicato Lui come la persona che può e deve portare risultati positivi per raggiungimento del bene collettivo. Piaccia o no all’On. Zito, le attese su di Lui sono cresciute tanto quanto i voti che ha preso. Rimane valutare l’esperienza di sinistra dell’On. Fava che a Siracusa ha registrato circa 11.000 preferenze che in valore assoluto non sono pochi e in ogni caso, sono numeri con i quali bisognerà farci i conti anche in futuro. Zappulla docet!   Per altro, Siracusa è stata in linea con l’andamento regionale dell’affluenza al voto che è stata del 46,76% cioè, meno del 50% dei siracusani si è recato a votare, confermando la disaffezione e lo scettiscismo verso tutto ciò che sa politica. Adesso Nello Musumeci è il nuovo Governatore della Sicilia e l’opinione generale è che, dopo i disastri di cinque anni di Crocetta, tutto debba cambiare e lo debba fare in meglio. Lo slogan di Musumeci è stato “ Diventerà bellissima” e per adesso io ho registrato due battute sentite in giro sullo stesso tema ma di segno opposto. La prima: …purché non diventi troppo bella perché, da isola puttana com’è sempre stata, potrebbe succedere che nessuno se la porti a letto….troppo cara per quel che vale! La seconda: … è un’isola talmente bella che, nonostante i siciliani, chiunque la conosca può solo amarla. Sembra quasi che lo slogan si riferisse a Siracusa, chissà se qualcuno se n’è accorto.     

Enrico Caruso