A SIRACUSA LA CITTA’ ALLAGATA LA FERMIAMO CON L’OTTETTO DI FIATI. INVECE DI FARE PREVENZIONE LA GAROZZO BAND GIOCA COL SUO “IO NON RISCHIO”

Scrive l’ufficio stampa del Comune: Anche il Comune di Siracusa parteciperà alla campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile, “Io non rischio”, che prenderà il via sabato 14 ottobre in 9 piazze della Sicilia. A Siracusa l’iniziativa si terrà in piazza Minerva, dove saranno presenti le Associazioni: AVCS, La Misericordia di Floridia e La Misericordia di Melilli. Parteciperanno le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, la Forestale, la Capitaneria di Porto, la Protezione Civile Comunale e Provinciale e Unità cinofile di Volontariato, e tutti gli Enti ed Associazioni che fanno parte del Sistema di Protezione Civile. cittadini a partecipare agli appuntamenti nelle piazze. La giornata sarà scandita da varie iniziative quali la passeggiata urbana su itinerari storico-monumentali incentrati sui rischi terremoto-maremoto, un momento teatrale con l’Accademia d’arte del Dramma Antico dell’Inda, un momento musicale con ottetto di fiati del Liceo musicale Gargallo, estemporanee di pittura, ed altro. Testimonial dell’Evento saranno Patrizia Maiorca e l’INDA.

Sin qui il comunicato. Come dire che dopo cinque anni non cambia nulla, minchiate su minchiate, nullismo su nullismo. Siracusa non ha più la protezione civile, l’ha ridotta all’osso, sono bastate due giornate di pioggia per far succedere il finimondo e la Garozzo Band gioca col suo “io non rischio”. I siracusani rischiano eccome, se domani fa una giornata di pioggia sarebbe un nuovo disastro (vedi foto) e lo sappiamo tutti. Anzi lo sappiamo tutti ad eccezione di chi amministra. Invece di trovare rimedi, creare grate in tutta la città, indirizzare le stesse verso il mare, non tenere ancora tombini sigillati, pulire le caditoie ma pulendo prima le strade. Insomma, invece di mettersi al lavoro sul serio la Band organizza il convegno con la mostra di pittura, un po’ di teatro, un po’ di musica. Noi la Borgata allagata la fermiamo con un ottetto di fiati. Roba da denuncia.