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PRINCIOTTA: IL COMUNE NON DA’ IL PASTO AI BAMBINI DELLE FAMIGLIE CHE NON POSSONO PAGARE. GAROZZO REVOCHI QUESTO PROVVEDIMENTO

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È stata ancora una volta la sede di Articolo Uno, sita in via Raffaello 2, ad ospitare questa mattina la conferenza stampa della consigliera comunale Simona Princiotta, alla quale ha presenziato anche l’avvocato Roberto Trigilio, dal titolo: “Amministrazione Garozzo: forte con i deboli e debole con i forti”. “Mentre l’attenzione della città è dedicata completamente alle elezioni Regionali – dice la consigliera di MDP Simona Princiotta – si consuma l’ennesimo abuso dell’Amministrazione Garozzo verso i bambini mettendo a rischio il loro diritto allo studio”. “Un diritto inviolabile che nessuno può toccare a nessun titolo”. 

Giorni difficili per circa cento famiglie siracusane che versano, purtroppo, in condizioni economiche precarie.. “Una lettera – dice la consigliera del MPD durante la conferenza stampa odierna – è stata recapitata nelle case di circa 100 famiglie siracusane con la richiesta di pagamento di debiti pregressi risalenti, paradossalmente, al mancato pagamento di qualche mensilità del asilo nido”. “La lettera invita al saldo della morosità relativa agli anni precedenti  ed avverte le famiglie della perdita immediata delle agevolazioni inerenti il diritto allo studio (refezione, borse di studio, trasporto scolastico) per morosità pregresse”. 

“Qualora i pagamenti non venissero effettuati – dice nella missiva il Dirigente Dott. Caligiore- il minore potrebbe essere ammesso ai servizi con il pagamento della retta massima prevista indipendentemente dall’ISEE di riferimento”. “Non avendo avuto riscontro a tale lettera – aggiunge la consigliera Princiotta – l’assessorato alle politiche scolastiche ha deciso di passare alle vie di fatto raggiungendo telefonicamente le famiglie per avvertirle che i propri figli sarebbero rimasti senza pasto fino al pagamento del debito pregresso accumulato”. “Questa amministrazione – ribadisce alzando il tono Simona Princiotta – ha avuto il coraggio di lasciare bambini di tre anni senza il pasto costringendo i genitori ad andare a riprendere i propri figli alle ore 12 invece delle ore 16”. “In questo periodo di crescente crisi occupazionale – afferma la consigliera comunale – occorre evitare che le ripercussioni ricadano sulle fasce più deboli; riteniamo dunque doveroso che il senso di responsabilità vada oltre l’intransigenza del rispetto delle leggi comunque non rispettate nel caso che stiamo prendendo in esame, occorre da una parte analizzare le cause (il perché vi siano questi ritardi o mancati pagamenti) e dall’altra creare le condizioni affinché tutti riescano ad onorare il pagamento delle rette dei propri figli .”

Non dimentichiamo che il servizio degli asili nido è sempre stato gratuito per le famiglie senza reddito e che l’inserimento della quota mensile di Euro 50,00 è stato  deliberato dall’Amministrazione Garozzo.  “Se un genitore non riesce a pagare la quota della refezione per il figlio – dice la Princiotta – non è certamente intimando al bambino di restare a casa che si risolve il problema. La mensa scolastica nella scuola materna per coloro che hanno reddito zero è gratuita, così come il trasporto scolastico e la borsa di studio, diritti che nessuno per legge può negare nel nome di un debito pregresso”. “Ci troviamo davanti ad un vero e proprio abuso in danno delle famiglie di quartieri a rischio che si trovano costrette a sopravvivere  in case fatiscenti colpite dal dramma della disoccupazione” – dice Simona Princiotta. “Il Comune di Siracusa in questi ultimi anni – dice la consigliera – ha dimenticato di recuperare crediti ben più ingenti verso imprenditori facoltosi (vedi credito di circa 400 mila e con Gepa) accanendosi, invece, contro le fasce più deboli”. “Riteniamo questo provvedimento totalmente illegittimo – continua ancora la Princiotta – in quanto se ci sono crediti pregressi a carico di queste famiglie vanno recuperate con i metodi consentiti dalla legge (vedi decreto ingiuntivo) e non privando i bambini dei loro diritti allo studio”. La richiesta è pertanto quella di revocare immediatamente il provvedimento assunto dall’amministrazione comunale. “Il perdurare dell’attuale situazione – dice la Simona Princiotta congiuntamente all’avvocato Roberto Trigilio – vedrà quindi i genitori costretti a rivolgersi presentando  un esposto alla Autorità Giudiziaria al fine di vedere tutelati i diritti allo studio dei minori  coinvolti”. “Occorre spiegare all’assessore Boscarino – conclude dicendo la consigliera Princiotta – la funzione sociale che l’amministrazione ha il dovere di esercitare in modo particolare nei quartieri a rischio prendendo dei seri provvedimenti”.

Il Consigliere Comunale

Simona Princiotta