Politica

PETIZIONE DELLE DONNE MEDICO: BASTA VIOLENZE, SUBITO MAGGIORE SICUREZZA NEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Scrive il sindacato dei medici: L’episodio avvenuto ai danni della collega siciliana di guardia medica, che è stata aggredita e violentata, è di una gravità estrema. Vogliamo ricordare che la dottoressa prestava servizio per garantire la tutela della salute dei cittadini nelle ore notturne e il suo caso si aggiunge ad altri avvenuti in passato in altre regioni italiane e che nel tempo sono caduti nel dimenticatoio.
La gravissima violenza ai danni della nostra collega, alla quale esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza, come donne e come professioniste, ma anche come rappresentanti di istituzioni e sindacati medici, si aggiunge ai terribili recenti casi avvenuti ai danni di donne in tutto il territorio nazionale ad opera di branchi di brutali assalitori, rivela ancora una volta l’inefficienza di un sistema di prevenzione e protezione e sottolinea quanto la violenza di genere sia ancora insita nella nostra società.
La violenza è deprecabile nei confronti di qualsiasi persona, ancor di più se donna, e se subita nello svolgimento della propria attività lavorativa.
Come donne e come professioniste, che operano nella sanità pubblica, ci sentiamo abbandonate.
Addirittura è ancora più grottesco che in alcune regioni, Abruzzo e Basilicata, in queste settimane si intende negare le cosiddette indennità di rischio, previste dai contratti nazionali.
Quante altre vittime dobbiamo lasciare sul campo, affinché le istituzioni sentano la nostra voce ?
Ogni episodio di violenza inascoltato, che si va ad aggiungere a quelli precedenti, rende più doloroso il sacrificio delle nostre colleghe aggredite, in alcuni casi violentate e uccise come nel passato: da allora ad oggi nessun passo avanti è stato fatto.
Auspichiamo che in tempi brevi, l’Osservatorio nazionale sulla violenza di Genere sia davvero a regime ed efficace, ma anche che nell’immediato si convochi una vertenza nazionale sulla sicurezza per gli operatori del SSN, per uscire da questa perenne emergenza: se non ora quando!