Politica

SUSINNI: FUORI LA BIBLIOTECA DAL CENTRO STORICO DI PRIOLO PER COLPA DI QUATTRO POLITICI INCOLTI

L’armata degli incolti espugna ed abbatte l’ultimo baluardo simbolico della cultura del centro storico di Priolo Gargallo: la Biblioteca Comunale. Viene spostata nel Centro Polivalente lontano dal centro storico, si conclude così la lunga agonia del centro storico, per fare crescere le sale gioco e consegnarlo alla malavita. Quei pochi cittadini della società civile che frequentavano la biblioteca, non si recheranno più nel centro storico.  Una raccolta di libri non è una biblioteca, una raccolta di libri diventa biblioteca in base alla sua destinazione, alle sue attività, alla sua missione e nel contesto in cui opera. Realizzata nell’anno 2004, la location è stata individuata in pieno centro storico, poiché doveva svolgere, oltre alla propria funzione, una riqualificazione sociale del centro storico, infatti si inizia con il progetto Arte e Cultura del CECAP durato sei mesi. In questo arco temporale la Biblioteca diventa la sede di mostre collettive e individuali di artisti e poeti, sede di convegni e presentazione di libri, animando il centro storico.   La Biblioteca Comunale è ubicata all’interno di un edificio in stile architettonico di proprietà privata, ma nel Comune di Priolo Gargallo, con un bilancio di tutto rispetto, ritengo molto riduttivo e penalizzante andare a risparmiare il canone di locazione per una funzione di vitale importanza per il centro storico. Già nel 2004 oltre alla sala lettura e prestito libri, si realizza il servizio di lettura dei quotidiani, la Biblioteca accresce la sua funzione sociale, un luogo culturale quotidiano e ricreativo nello stesso tempo. Da alcuni decenni le moderne amministrazioni locali inseriscono le biblioteche all’interno di contesti urbanistici il cui compito è quello di ridare vitalità ed evitare l’abbandono sociale dei centri storici, attirando i residenti attraverso progetti socio culturali. La riqualificazione di un centro storico deve comprendere due aspetti, uno urbanistico e l’altro socio culturale, l’uno non può prescindere dall’altro. Il centro storico deve comunicare la sua identità storico culturale, il suo mezzo di comunicazione deve essere un contenitore che si faccia portavoce della sua valorizzazione, privarlo della sua Biblioteca è come stappare la lingua ad una persona per impedirgli di parlare. Mentre in tantissimi Comuni italiani, le amministrazioni locali cercano finanziamenti per riportare le biblioteche nei centri storici, a Priolo Gargallo si manda via dal centro storico la biblioteca Comunale, come un giocattolo che si smonta e si rimonta altrove, in nome dell’ideologia dei tagli che sembra poter giustificare in modo acritico ogni intervento politico e amministrativo. Il CECAP da me presieduto 12 anni fa ha proposto la Biblioteca nel centro storico, lotteremo per riportarla al suo posto.  Non è possibile che un gruppo di politici incolti debbano decidere sui beni culturali senza sentire il parere dei pochi intellettuali che abbiamo avuto il coraggio di restare ancora a Priolo.

Dott. Carmelo Susinni