Politica

MA CHI ORGANIZZA GLI EVENTI? TOPOLINO?

I siracusani agli eventi di queste due settimane hanno partecipato e questo non si discute. Si discutono, e anche tanto, i modi e i criteri con cui chi amministra si è attrezzato per quelli che sono stati generalmente definiti due fine settimana da incubo a Siracusa, non solo in Ortigia, che è stata naturalmente la più colpita dalle manifestazioni “allacomecapita” volute dalla Garozzo Band. Sulla notte bianca abbiamo le nostre idee precise. Non sappiamo se i ristoratori siracusani ci abbiano guadagnato o meno, sappiamo bene che quella della Confcommercio è stata una iniziativa, come possiamo dire, singolare? Cioè le tavolate ci sono state, ma si mangiavano specialità piemontesi, anche il catering era fornito da Alessandria. Il gemellaggio Siracusa-Alessandria? Va bene, anzi benissimo. Ma ripetiamo fare una gran festa a Siracusa con personale, contenuti e persino menù made in Alessandria ci pare un tantino esagerato. Va bene l’ospitalità e la disponibilità, ma qui, a nostro sommesso giudizio, si è un po’ esagerato.  Si dirà: Ma poi Alessandria ricambia? A prescindere dal fatto che “sul poi si ricambia” abbiamo da sempre forti dubbi, ma anche se così fosse quale sarà il ritorno turistico per Siracusa? Insomma, il presidente della Confcommercio di Siracusa, Sandro Romano, magari parte da buone intenzioni, non lo discutiamo. È il risultato finale che non c’è. Anche sulle CamCommercio Romano è per portare la nostra a Catania visto che ci sono problemi economici. Tesi smentita da un esperto come Arturo Linguanti, documenti alla mano. Insomma, Romano propende per l’extra moenia. C’è poi la gaffe delle presenze registrate alla notte bianca. Per Confcommercio si sono avvicendate 100mila presenze. Un dato che ha fatto sorridere in tanti, una balla. A seguire c’è stato il fine settimana che Roberto Fai ha definito quello di Conad il barbaro. Con il centro storico travolto da file di automobilisti inferociti. Insomma, sul problema del traffico urgono comunque soluzioni, rapide e funzionali. Non sono più accettabili ritardi, come spiega egregiamente qui sotto Enrico Caruso.