ALOSI (CGIL) SUL SERVIZIO IDRICO: GESTIONE DILETTANTESCA, LAVORATORI A RISCHIO
Il nuovo bando di gara relativo alla concessione del servizio idrico integrato approvato dal Comune per un importo di oltre 14 milioni di euro per la durata di un anno e le recenti polemiche sorte sulla legittimità che lo accompagnano, non solo gettano un’ombra sinistra sulla capacità di governare un servizio dignitoso per la collettività ma rischiano di scaricare il costo sui diritti dei lavoratori coinvolti e sulla continuità occupazionale degli stessi.
” Ancora una volta – dichiara Roberto Alosi, Segretario Generale della CGIL – siamo di fronte ad una scelta che denuncia tutto l’ infantilismo politico dei nostri amministratori e un deficit storico-giuridico davvero sorprendenti. Aver solo immaginato di inserire nel disciplinare di gara una clausola capestro in grado, in definitiva, di lasciare le mani libere al nuovo aggiudicatario in termini di assunzione del personale necessario, è un atto di provocazione inaccettabile, soprattutto dopo le note vicende del fallimento dell’ex Sai 8 che per incapacità collettiva cancellarono il posto di lavoro di decine di lavoratori allora in servizio e ancora oggi in attesa di rientrare. Anziché recuperare i lavoratori a suo tempo estromessi forzatamente dal lavoro e tutelare in maniera chiara quelli attualmente occupati, si azzera tutto e si pensa di ripartire mettendo in discussione diritti, condizioni contrattuali, qualifiche e finanche certezza occupazionale. Un paradosso insostenibile che rischia di gettare nel caos (organizzato) l’espletamento di uno dei servizi essenziali per la comunità e di alimentare una lotta a muso duro per difendere occupazione e diritti per tutti. Ancora una volta, sul tema degli appalti pubblici, invochiamo una cabina di regia più alta e corale in grado di prevenire e monitorare la legittimità dei bandi già nelle fasi di elaborazione e di garantire la concreta esigibilità della responsabilità sociale in caso di aggiudicazione da parte di un nuovo soggetto”.