ZAPPULLA: DATI DISASTROSI, SICILIA E SIRACUSA DISOCCUPAZIONE RECORD
PIPPO ZAPPULLA – Componente della Commissione Lavoro della Camera
Occupazione in Sicilia, dati Eurostat disastrosi.
Tra le 4 peggiori regioni dell’intera Europa, in Italia penultima dietro la Calabria. La provincia di Siracusa arretra ancora con circa 80 mila persone coinvolte tra ricerca di lavoro, rischio di perderlo e crisi aziendali. Questo risultato è il fallimento più grave delle politiche nazionali e regionali.
Mpd: “Subito un piano straordinario nazionale e concertato con la Sicilia per il lavoro, lo sviluppo e il Sud.” A dispetto di tutte le dichiarazioni più o meno rassicuranti e ottimistiche i dati reali che Eurostat ha consegnato testimoniano che la Sicilia è tra le 5 regioni di Europa con la più alta percentuale di disoccupazione generale (22,1%) mentre è davvero drammatico il tasso di disoccupazione giovanile con il 57,2%. In questa graduatoria della disperazione la Sicilia si trova al 4° posto dopo due regioni spagnole e la Calabria. E’ inutile fare giri di parole: questi dati confermano il duplice fallimento delle politiche per il lavoro sia del Governo Nazionale che di quello Siciliano. Quantità enormi di parole e di provvedimenti annunziati, ma con risultati concreti davvero deludenti. Il fallimento del Jobs Act presentato e propagandato come la panacea del mercato del lavoro, da soluzione è diventato fonte di danni e di ulteriori guasti. Mentre la Sicilia resta avvinghiata nell’ignavia e nella palude di un Governo Crocetta purtroppo non all’altezza della gravità della situazione.
Il lavoro non si crea con le leggi che comprimono i diritti dei lavoratori ma sbloccando, creando o alimentando gli investimenti. La proposta del Mdp, già presentata al Governo Gentiloni, è quella di un grande Piano per il Lavoro concentrando gli investimenti (almeno il 45% nel Sud) sulle infrastrutture, sul riassetto idrogeologico, sulla tutela del territorio, sulla riqualificazione dei centri storici e delle periferie, sulla riconversione ecosostenibile di parte del patrimonio industriale, sul risanamento e bonifica.
Questo vale a maggior ragione per la Sicilia e per la provincia di Siracusa dove per troppo tempo le grida di sofferenza del sindacato e delle forze imprenditoriali sono rimaste inascoltate. Alla classe dirigente più avveduta il compiuto di prendere in mano lo sviluppo e il lavoro. Per quanto ci riguarda e mi riguarda, lo farò e lo faremo con più forza e incisività in sintonia con le forze sociali.