SCROFANI: ECCO LE NOVITÀ DEL NUOVO BANDO START UP
Pronto il nuovo bando sulle start up con alcune novità
l’assessore Scrofani: più attenzione al territorio e alla sue tradizioni
Siracusa, 20 aprile ’17 – È stato approvato stamattina il nuovo bando per la selezione di 18 start up, finanziato ogni anno dal 2014 con il taglio del 20 per cento delle indennità di sindaco e assessori. Il termine per la presentazione delle domande scade il 24 maggio. Ne dà notizia l’assessore alle Attività produttive, Gianluca Scrofani, che anticipa le novità introdotte quest’anno. Come in passato, il bando prevede l’assegnazione di 18 assegni da 10mila euro per avviare le migliori idee di impresa nei settori dell’artigianato, del commercio, dell’industria, del turismo o dei servizi, suddivisi in tre diverse categorie: disoccupati o in cerca di prima occupazione con meno di 35 anni di età; disoccupati o in cerca di prima occupazione con più di 35 anni; categorie svantaggiate.
La prima novità è proprio la data di pubblicazione del bando, anticipata di quattro mesi rispetto agli altri anni “per consentire – spiega l’assessore Scrofani – eventuali scorrimenti delle graduatorie entro la fine del 2017 in quanto le norme sul bilancio armonizzato prevedono che le somme devono essere utilizzate entro il 31 dicembre”.
Rispetto agli anni scorsi, è stato inoltre deciso di prevedere tra le spese ammissibili, nella misura del 5 per cento del totale del contributo, quelle destinate alle consulenze per la presentazione del progetto e per la formazione, “una previsione – aggiunge l’assessore Scrofani – inserita dopo avere consultato le organizzazioni di categoria. Altra novità è la decisione di valutare i progetti anche in termini di capacità innovativa, chiarezza espositiva e congruità rispetto agli obiettivi che si intendono perseguire con il bando. Alla stessa maniera – conclude l’assessore Scrofani – il giudizio sulle idee d’impresa del settore turistico-culturale non potrà prescindere dalla capacità attrattiva, così come quelle artigianali devono tenere conto delle nostre tradizioni e quella dell’agroalimentare devono rivolgersi all’utilizzo di materie prime a chilometro zero e della stagionalità”.
Dal punto di vista più strettamente amministrativo, è stata prevista la revoca del contributo in caso di durata dell’attività inferiore e 3 anni e sono stati meglio specificati i documenti da presentare ai fini dell’erogazione dei primi due acconti.