LA CGIL RICORRE AL CGA SULL’ORDINANZA DEL PREFETTO: CALPESTATI LIBERTA’ E DIRITTO DI SCIOPERO
Rep: ” La pronuncia data provvisoriamente dal TAR non ci convince.
Continuiamo a pensare che siano stati lesi diritti di libertà e faremo
ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativo.
Come si può palesemente notare l’ordinanza del prefetto non è dettata da
motivi di ordine pubblico o da particolari esigenze produttive.
Piuttosto quell’ordinanza nasce in virtù di pressioni politiche che
calpestano i principi più elementari del diritto di sciopero, della
libertà di riunione e dei principi costituzionali. Ci sono inoltre
aspetti di natura giuridica che lasciano assai perplessi come ad esempio
il fatto che le attività produttive in questione non sono e non possono
essere riconducibili alla natura di servizio pubblico, che come è noto
viene regolamentato da particolari e specifiche norme, anche esse
tuttavia, garantiste del diritto inalienabile delle libertà sindacali e
dello sciopero”.
Il Segr.Gen. CGIL Sr Il Segr. Naz. CGIL
Roberto ALOSI Giuseppe MASSAFRA