BURTI SUL NUOVO OSPEDALE
A proposito della problematica sulla costruzione del nuovo ospedale a Siracusa, la storia sembra ripetersi, e, così come in passato, dopo un’iniziale fiammella, il dibattito politico sull’argomento sembra spegnersi e rientrare nel dimenticatoio. Per quanto ci riguarda non siamo disponibili ad annoverarci nella schiera di chi, su questa vicenda, intenderebbe far calare un velo pietoso né. tanto meno. farci identificare come componenti di un’ulteriore consiliatura che, per non decidere, almeno su questa questione sarà definita fallimentare.
Ormai si è perso il conto di quante volte si è parlato del nuovo ospedale in aula consiliare, in commissione, in occasioni di incontri e di svariati dibattiti pubblici. Pur riconoscendo a questo consiglio comunale il merito di aver affrontato ripetutamente la problematica, al contrario di quanto svolto negli ultimi decenni, il risultato finale rimane quello di un chiaro segnale di impotenza e il messaggio mandato all’esterno rimarrà solo quello di aver preso tempo, se non addirittura di aver perduto una grande occasione per dare ai nostri concittadini la risposta che tutti si sarebbero aspettata.
Il gruppo consiliare di Area Democratica non è disponibile ad arrendersi nemmeno a quella che sembrerebbe essere diventata una sorta di conflittualità fra l’Azienda Sanitaria Provinciale e il Consiglio Comunale, ognuno arroccato sulle proprie idee in attesa di assurgere a vincitore di una contesa che, sino ad oggi, vede un solo sconfitto: il cittadino siracusano.
Per quanto ci riguarda noi rimarremo sempre dalla parte di quest’ultimo e, pur di ottenere il risultato sperato, ci dichiariamo sin da ora disponibili anche a rimettere in discussione scelte già sancite. Due sono i punti sui quali non accetteremmo alcuna mediazione: il nuovo ospedale dovrà essere insediato all’interno della città; si dovrà privilegiare la possibilità si sottrarre, per eventuali espropri, poche somme al finanziamento.
E’ inutile girarci attorno, ma la verità è che la scelta dell’area dell’ex ONP, fra le tante motivazioni, non fa gravare sulle somme a disposizione la spesa di esproprio di un’area privata i cui proprietari avrebbero beneficiato di un cospicuo rimborso, stimabile attorno ai 15 milioni di euro.
Non ci consideriamo talmente presuntuosi da ritenerci i depositari della verità, ma, con grande senso di responsabilità, una proposta ci sentiamo di esternarla: individuare, sempre alla Pizzuta, l’area di proprietà comunale di oltre 40 mila mq. estendendola con altri 20-30 mila mq. a quella attigua individuata nel vecchio PRG per insediare il manufatto ospedaliero, e riservare la rimanente area di oltre 50 mila mq. all’interno dell’ex ONP, per servizi e parcheggi. Si otterrebbe il risultato di costruire il nuovo ospedale all’interno della città e di incidere minimamente con spese di esproprio per la porzione di area da aggiungere a quella di proprietà comunale.
Cosimo Burti