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VINCIULLO: NIENTE GIUSTIFICA I 130 MILIONI CHE CHIEDE RISCOSSIONE SICILIA

Sulle dichiarazioni rilasciate dall’Amministratore Delegato di Riscossione Sicilia, chiunque può verificare della violenza verbale e del linciaggio mediatico utilizzati, e soprattutto da chi, tant’è vero che, più volte, sono stato costretto a sospendere i lavori della Commissione e a richiamare a tenere un comportamento consono al luogo e rispondente al regolamento e alla buona educazione. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.

Alla fine, ho dovuto chiudere i lavori, anche perché la Commissione aveva convocato l’Amministratore Delegato per conoscere i risultati conseguiti e per procedere, quindi, a deliberare un ulteriore contributo triennale di oltre 130 milioni di euro, quasi 10 volte il contributo concesso alle nove ex Province siciliane.

Spiace che alcune testate abbiano riportato notizie non rispondenti al vero, limitandosi solo a citare le dichiarazioni di parte e non verificando de visu, cosa che si può ancora fare, entrando sul sito dell’ARS e guardando i tre video, di cui, comunque, si indicano i link.

La seduta, del resto, era iniziata sotto i più cattivi auspici, con un ricatto bello e buono: o salgono con me 4 persone non invitate dalla Commissione, oppure vado via.

E fra questi, dispiace ricordare, uno è stato recentemente indagato dalla Procura di Catania, con evidente mancanza di rispetto nei confronti di quest’ultima e della Commissione.

Ottenuta, per non prestare il fianco a polemiche, l’autorizzazione dalla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana a fare intervenire anche chi non invitato, cosa che, in genere, non succede mai, dopo aver parlato per quasi un’ora, senza citare alcun dato documentato che serviva alla Commissione,  e dicendo, invece, di tutto su tutti, con accuse generiche e, anche in questo caso, mai documentate, a primo intervento di uno dei Deputati ospiti della Commissione, alzando la voce in modo assurdo e inconcepibile, ha trasformato i lavori della Commissione in un ring, tanto da dover chiedere l’intervento di un medico  per un collega, allontanare il collega dalla Commissione e sospendere i lavori.

Successivamente, ha proseguito l’On. Vinciullo, ho dovuto illustrare allo stesso A.D. il regolamento della Commissione, ricordandogli che era un ospite e come tutti i presenti doveva sottostare al regolamento ed alla buona creanza, ma tutto è stato inutile e vano.

Avendo richiesto allo stesso di parlare di fatti certi, concreti e documentati, si è lanciato, invece, in una pesantissima accusa nei confronti di un Deputato, non componente della Commissione, peraltro non presente, e, quindi, non in grado di difendersi e con cui ha un contenzioso legale ancora aperto.

Invitato, quindi, a rispettare quanto da lui precedentemente richiesto, e cioè di non parlare di problemi giudiziari personali, si è rifiutato di farlo, aggredendo verbalmente anche me e sovrapponendo le sue urla al mio invito a rispettare il regolamento e a quanto da lui precedentemente, ripeto, richiesto.

A questo punto, anche su invito degli altri Deputati presenti, sono stato costretto, dalle sue urla e dalla sua aggressione violenta nei miei confronti, a sospendere i lavori, come potete verificare dallo streaming video.

Ricordo a tutti che ad aspettare fuori dalla Commissione vi erano i rappresentanti dell’Unione Italiana Ciechi, che erano atterriti dalle grida che erano costretti a sopportare.

Ricordo, inoltre, che, pur essedo stato inserito nell’elenco dei morosi, è risultato, invece, che non solo non ero moroso, ma che vanto, da anni, un credito da parte di Riscossione Sicilia.

Informo, inoltre, che, in considerazioni delle gravissime accuse, sempre generiche, lanciate contro soggetti non identificati, la prossima settimana, ha concluso l’On. Vinciullo, procederò a consegnare i verbali dalla seduta e i video della stessa alla Procura della Repubblica di Palermo per eventuali provvedimenti che la stessa, nella più assoluta autonomia, vorrà assumere per far luce su quanto dichiarato in Commissione.