A RISCHIO I LAVORATORI SYNDIAL
Siracusa, 1.3.2017 – Fronte comune delle organizzazioni sindacali, categoria Edili, sulla vicenda dei lavoratori Syndial di Priolo Gargallo. La querelle scaturisce dal mancato rinnovo contrattuale della Imef Srl, una delle aziende che opera all’interno di Syndial, che mette a rischio il futuro degli stessi lavoratori. “E noi non possiamo permettere che questo futuro resti incerto – hanno sottolineato Salvo Carnevale della Fillea Cgil, Paolo Gallo della Filca Cisl e Saveria Corallo della Feneal Uil – per questo motivo abbiamo chiesto a Confindustria di predisporre un tavolo tecnico per verificare la possibilità di dare continuità lavorativa ai lavoratori”.
Il problema nasce infatti dal diniego da parte della Syndial, di un colloquio con i sindacati per risolvere la questione: “Una questione delicata – proseguono i tre segretari delle categorie edili – perché i lavoratori a breve saranno senza contratto. Syndial ha preso tempo, ci ha comunicato che avrebbe dato le sufficienti garanzie ai lavoratori, ma non riusciamo a metterci in contatto con loro per capire che tipo di garanzie avranno. Sappiamo che stanno subentrando nuove aziende edili della provincia di Matera ma nulla più. Non c’è un protocollo studiato ad hoc che possa tutelare questi lavoratori per il futuro e ci è stato riferito che questa azienda vorrebbe incontrare solo la categoria dei chimici. Ecco perché oggi ci sentiamo in dovere di sollecitare Syndial e Confindustria affinché ci si riunisca per il bene dei lavoratori. Confindustria attende l’ok da Syndial per la convocazione di un tavolo ma questo placet non arriva.
E’ inaccettabile questa mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori edili e delle loro segreterie provinciali. Se Syndial e Confindustria pensano che vi siano lavoratori di Serie C, siamo pronti a dimostrare quale reazione d’orgoglio possano tirare fuori questi snobbati!”
E se dovesse permanere questa situazione di stallo, cosa resterebbe da fare? “Lo sciopero – concludono i tre segretari -, ovvero piazzarci davanti alle portinerie per dimostrare il dissenso, anche se speriamo di non arrivare a quel punto. C’è ancora qualche giorno di tempo perché il contratto è in regime di prorogatio e scadrà il 31 marzo. Ma dobbiamo per forza arrivare agli ultimi giorni con un aut aut?”