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A RISCHIO 18 LAVORATORI DELLE MENSE ISAB LUKOIL

Concluso con esito negativo in sede sindacale l’esame congiunto della procedura di licenziamento collettivo avviata da Pellegrini s.p.a, che interessa 18 lavoratori delle mense ISAB Lukoil; il tavolo di trattativa si sposterà ora all’Ufficio del lavoro.

La procedura di licenziamento è stata aperta da Pellegrini s.p.a. in data 24 gennaio 2017, perché denuncia una riduzione di oltre il 70 % dei pasti consumati nelle mense aziendali, a seguito dell’introduzione dei buoni pasti da parte delle aziende della zona industriale ( ENI Versalis, Priolo Servizi, ISAB, ERG) .

Le OO.SS. Filcams Fisascat e Uiltucs, nel corso dei 45 giorni che la legge prevede per il l’esame congiunto in sede sindacale, ha rigettato l’ipotesi funesta di  permettere il licenziamento di 18 lavoratori delle mense, ed ha incalzato la Pellegrini seppur fortemente penalizzata dall’introduzione dei buoni pasti, a rilanciare l’offerta della mensa aprendo sempre più all’indotto della zona industriale, proponendo anche nuovi servizi come la pizzeria.

Le OO.SS. del terziario con le confederazioni dei Chimici unitariamente, hanno inoltrato una richiesta di incontro all’ISAB per affrontare congiuntamente questa vertenza, che dopo la chiusura della Mensa SASOL, rischia di tracimare nella chiusura di tutte le mense della zona industriale.

Dichiarazione di Stefano Gugliotta Filcams CGIL, Teresa Pintacorona Fisascat CISL e Anna Floridia Uiltucs UIL:  “ Il diritto alla mensa e quindi al pasto caldo per i lavoratori, è un diritto conquistato da dure battaglie sindacali e non può assolutamente essere messo in discussione dall’introduzione dei buoni pasto;  il riconoscimento ai lavoratori di quello che si può definire un salario aggiuntivo, oggi rischia di mettere in discussione il diritto alla mensa e quindi di consumare un pasto in un luogo igienicamente garantito oltre a mettere in discussione tanti posti di lavoro dei lavoratori delle mense. Occorre da subito che l’ISAB metta in campo ogni opzione che garantisca il proseguimento di un diritto alla mensa, investendo con ENI Versalis, Priolo Servizi, ed ERG e tutte le aziende del petrolchimico nelle mense aziendali le ingenti somme che stanno risparmiando con l’introduzione dei buoni pasto. In assenza di un urgente riscontro alla richiesta di incontro con ISAB, non esiteremo a proclamare lo sciopero dei lavoratori delle mense con manifestazioni davanti agli ingressi di tutto il petrolchimico”.