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LA STORIA DI PINO APRILE

Lo scrittore e giornalista Pino Aprile è stato il grande protagonista della quarta giornata di Volalibro. Con Vincenzo Belfiore, esperto di storia siciliana, Pino Aprile si è soffermato su “una storia da ricostruire, quella dei meridionali, e del loro Stato, il più grande dell’Italia preunitaria. E invece tutto ciò viene raccontato – ha spiegato Pino Aprile – come un luogo e una popolazione da trarre dall’età della pietra per giungere alla civiltà e alla libertà. Tutti gli studi più importanti e seri spiegano invece che Sud e Nord Italia non erano distanti come reddito pro-capite e che il Sud era la parte, l’unica, vera industrializzata d’Italia. Con i più grandi stabilimenti siderurgici, le più grandi officine meccaniche, la più grande cantieristica navale e le più grandi riserve auree e monetarie. Tanto che il 66% dei soldi di tutta Italia erano meridionali. Tutto ciò è stato cancellato. E i meridionali sono raccontai come ignoranti, analfabeti – il dato è falso – oppressi. Il Sud aveva il doppio degli studenti universitari di tutto il resto d’Italia insieme. E partoriva, una dopo l’altra, discipline come l’archeologia, la vulcanologia, la sismologia, l’ingegneria antisismica, la moderna storiografia, l’economia politica che oggi giustificano l’esistenza di università in tutto il mondo. Quindi bisogna rimettere i puntini sulle i perché soltanto in questo modo i meridionali si libereranno di un ingiustificato complesso di colpa e di minorità. Proprio la presenza di questo complesso di colpa indica l’avvenuta oppressione e colonizzazione del Sud, perché come spiega la psicanalisi, la colpa, una volta commessa, non può essere distrutta ma solo spostata. E ovviamente seguendo linee di potere può essere solo spostata dal carnefice sulla vittima. Per cui chi è che ha patito? Chi si sente in colpa? Il meridionale? Benissimo, adesso sappiamo chi è il carnefice”.

Rinnovata, anche quest’anno, la collaborazione di Volalibro con il Cumo. A palazzo Giavanti, sede del Consorzio universitario mediterraneo orientale, è infatti in programma “I dieci trucchi più potenti per i dieci più difficili test di logica per medicina”, l’attività curata dal prof. Salvatore Cavallo, direttore scientifico del Cumo, per i giovani di Volalibro.

E sempre a Palazzo Giavanti, stamattina, si è tenuto l’incontro, dal titolo “Spazio al futuro”, con l’Aeronautica militare. Nel corso dell’appuntamento, il cap. Alessandro Pardo, 137^ Squadriglia Radar Remota Mezzo Gregorio Noto, ha spiegato l’attività dell’Aeronautica, coinvolgendo i ragazzi di Volalibro che hanno posto molte domande e curiosità.

Anche i Vigili del fuoco del comando provinciale di Siracusa hanno partecipato a Volalibro con l’incontro dal titolo “Oltre il fuoco…” tenuto dal Comandante provinciale ing. Giosuè Raia, dal vice comandante ing. Roberto Di Bartolo e dal funzionario direttivo ing. Francesca Guido sull’organizzazione del corpo nazionale dei Vigili del fuoco, sulle attività istituzionali e sulle competenze del personale Vf nelle attività di soccorso. Nel corso della conferenza, sono state inoltre illustrati due interventi per cui lo scorso 4 dicembre è stata conferita dal presidente della Repubblica la medaglia d’oro al valor civile alla bandiera del corpo nazionale. In particolare sono state rappresentate, con la proiezione di filmati e testimonianze, le attività messe in atto dal corpo nazionale dei Vigili del fuoco per fronteggiare gli eventi sismici che dal 24 agosto scorso colpiscono l’Italia centrale e l’intervento denominato Operazione Augusta 2016 che ha consentito il recupero dei corpi all’interno di un’imbarcazione carica di migranti affondata il 18 aprile 2015 al largo delle coste libiche.

“Il codice della strada illustrato ai più giovani” è stato invece il titolo dell’incontro dei ragazzi di Volalibro con i Carabinieri della compagnia di Noto, diretti dal capitano Sabato Landi. Nel corso dell’incontro, il maresciallo Paolo Amore, comandante dell’Aliquota radiomobile di Noto, ha spiegato alla platea di giovani il codice della strada, con particolare attenzione all’importanza dell’uso del casco. Fari puntati sulle regole che bisogna rispettare, come spiegato ai giovani di Volalibro, non solo per le conseguenze giuridiche ma per il proprio bene e la propria sicurezza. Basti pensare all’uso del casco che, in caso di incidente stradale, può salvare la vita.

Tra le presentazioni di libri, stamattina, quello di Benedetta Selene Zorzi , “Il genere di Dio” e l’altro di Pietro Emanuele, “La divulgazione filosofica”.

E domani alle 9, nella sala Gagliardi di Palazzo Trigona, l’appuntamento è con Roberto Camelia (arbitro di boxe) e Salvatore Iudica (portiere della nazionale italiana calcio amputati) per l’incontro su “ Tra calcio e boxe: in comune una protesi”.