Politica

FAVORI DAL FISCO, C’E’ ANCHE UN DEPUTATO SIRACUSANO

Venti deputati dell’Assemblea regionale avrebbero beneficiato di “favori” da dirigenti, funzionari e impiegati di Riscossione Sicilia. Sette sono di Palermo, cinque di Catania, due di Messina, due di Agrigento e Trapani, uno di Siracusa e di Ragusa. È la mappa disegnata da Antonio Fiumefreddo, il presidente della società regionale che già un anno fa parlò di un nutrito numero di parlamentari non in regola con il fisco. Ma tra gli evasori non ci sono solo i politici. Nella bufera anche i professionisti: avvocati, medici, ingegneri, architetti. E perfino i mafiosi. Ora Fiumefreddo passa al secondo round e annuncia: «Chi ha sbagliato andrà a casa». I riscontri delle “benevolenze” ottenute dai deputati giungono dagli avvisi di chiusura delle indagini notificati dalla procura di Catania a nove dipendenti di Riscossione Sicilia, tutti indagati in concorso per abuso d’ufficio continuato. Sono accusati di avere agevolato i parlamentari Nello Musumeci (leader di Diventerà Bellissima), Nino D’Asero (Ncd) e Raffaele Nicotra (Pd), cancellando un fermo amministrativo e chiudendo illecitamente procedure esecutive di pignoramento presso terzi, nonostante avessero debiti con la società di riscossione. Un danno per l’erario quantificabile, secondo la spa regionale, in 390mila euro. Nel mirino della magistratura sono finiti i dirigenti Gaetano Romano e Antonella Anello, l’operatore Giovanni Musmeci, gli agenti Maria Letizia Idonea, Ermanno Sorce, Maria Letizia Sapuppo, Salvatore Torrisi, Maria Grazia Furnari e Giuseppa Giarratana.
(Repubblica.it)