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CARA ASSESSORE TROIA, NON E’ NEI SUOI COMPITI INDOTTRINARE I NOSTRI FIGLI

 

Cara assessore Troia, lei vuole affidare ad arcigay e stonewall progetti per spiegare le diversità nelle scuole. Cioè i gay debbono educare i nostri figli e famiglie e genitori debbono assistere impotenti a scelte di cui non sono nemmeno informati. Caro assessore, lei è così sconvolta/coinvolta dall’amicizia per arcigay e stonewall da mettersi a spiegare l’etimologia delle parole e a dare dell’ignorante a chi non la pensa come lei. Solo la sua giovane età può essere un piccolo alibi per le cavolate che dice, anche se non si capisce bene chi e perchè ha avuto la cattiva idea di farle amministrare la nostra Siracusa. Pensiamo con molta pacatezza che lei abbia fatto il suo tempo perchè palesemente inadeguata al ruolo, è assessore alla pubblica istruzione, e soprattutto perchè vuole imporre le sue idee e le sue amicizie gay alla comunità siracusana. Non è nei suoi compiti di assessore comunale indottrinare i nostri figli e non è nemmeno nei compiti della scuola. E’ invece nei suoi compiti far funzionare le scuole, la mensa scolastica, le strutture, tutte robe dove ha fallito alla grande, si pensi solo alla refezione rinviata per mesi, alle scuole chiuse per infiltrazioni, a scuole dove ancora oggi non ci sono i bagni. Resti sull’aria fritta, resti a fare la smart, magari spiegando le scelte e gli affidamenti che fa per urban center e altre trovate.   Fare l’assessore non è obbligatorio, lei ci ha provato, ma amministratore non ci si può improvvisare, ci vuole innanzitutto una conoscenza della storia della città e una conoscenza dei problemi veri della comunità siracusana. Faccia altro, magari un aiutino non le mancherà.