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MAGRO SULLO SCIPPO DELL’AUTORITÀ PORTUALE: ASSOCIAZIONE A DELINQUERE

Scrive Giovanni Magro: Le motivazioni, pur comprensibili e discutibili, spostano l’argomento, che va visto sotto il profilo della illegittimità, la legge di riforma approvata prevede già nel suo interno le 14 Autorità individuate come Port Autorithy. Le pressioni e le discussioni al ministro non sono arrivate solo da Catania, ma anche da Salerno, La Spezia, Taranto, realtà portuali molto infrastrutturate, ma che hanno dovuto accettare il ruolo di sub alternita, nei confronti di Napoli , Genova, Bari, come dire “Dura Lex ,Sed lex”. Quindi ci troviamo di fronte ad un reato, perseguibile penalmente e d’ufficio. Quando si infrange una legge si deve passare attraverso un giudizio. Chi si è macchiato di questo reato sono , Pistorio,Crocetta, Del Rio, con la complicità di Bianco. Essendo più di uno, a questo punto si tratta di Associazione a delinquere. Questo è quello che occorre fare. Tutto il resto ci sta, ma non è l”essenza del discorso. Mi auguro che la Magistratura possa fare giustizia per un atto fuori legge, che vengano individuate responsabilità, che emerga il disegno criminoso che viene da lontano, e che non riguarda solo le persone citate, ma una serie di attori e comparse , che hanno lavorato contro una intera Comunità, mortificandone la dignità ed il lavoro.
Giovanni Magro

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