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LANCIAMO UN’IDEA: UNA SERATA PER RICORDARE CONCETTO LO BELLO

Ogni mattina si fermava all’ingresso del giornale e mi diceva: “Malanti, cosa avete combinato oggi? Con chi ve la siete presa?” Era quasi un rito. La redazione de La Sicilia era a riva porto Lachio e la sede dell’Ina assicurazione, di cui don Concetto era agente generale, era nella porta accanto. “Onorevole tranquillo” rispondevo “quelli che sono nel mirino vuol dire che se lo meritano”. E lui: “Se lo dite voi, ci dobbiamo credere”. Quello di parlare col voi era un altro vezzo che faceva parte del rito. Certe sere, poi, ci fermavamo fino a tardi con Lo Bello che ci raccontava episodi inediti di partite arbitrate e particolari succolenti sul comportamento di osannati campioni. Lo ricordo così, con rispetto, con affetto, anche quando mi svegliava alle 6,30 del mattino con una telefonata su questo o quel fatto politico. Perchè non ricordare ogni anno Concetto Lo Bello con una festa al Palazzetto? Sarebbe una festa a casa sua, cioè una serata dentro quegli impianti a cui dedicò tanto impegno e tanto amore durante la sua vita. E’ un’idea per ricordarlo ed onorarlo.

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