GAROZZO: AD AGOSTO TORNO ALL’INDA
Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ufficio stampa del Comune sulla seduta informale del consiglio comunale dedicata alla Fondazione Inda: “Penso di interpretare l’auspicio dell’aula augurando una rapida conclusione della gestione commissariale all’Inda, con il successivo reinsediamento del nuovo Cda sotto la presidenza del Sindaco. Siracusa, infatti, deve tornare a riprendersi la sua centralità nella gestione della Fondazione e delle sue attività”: lo ha detto il consigliere Elio Di Lorenzo, chiudendo i lavori della “seduta aperta” del civico consesso da lui stesso richiesta insieme ad altri consiglieri, ed avente ad oggetto lo “Statuto dell’Inda ed il ruolo dell’Amministrazione comunale”. E’ toccato al parlamentare nazionale Pippo Zappulla fare una cronologia degli episodi degli ultimi mesi e delle preoccupazioni legate alle modifiche allo Statuto dell’Ente apportate dal commissario Pinelli. “Modifiche- ha detto Zappulla- di natura tecnica che meglio specificano i ruoli del soprintendente e del consigliere delegato, chiamati a responsabilità diverse e ben distinte. Ma il vero problema- ha concluso Zappulla- sta nel rischio che l’Inda possa finire nel calderone dell’imminente riforma nazionale dei teatri, con la conseguenziale sua centralizzazione. Occorre attrezzarsi per tempo e chiedere un incontro al Ministro Franceschini per avere garanzie in proposito”. “La gestione commissariale presumibilmente terminerà ad agosto”: lo ha comunicato all’aula il sindaco, Giancarlo Garozzo, ricordando come “La centralità di Siracusa non è mai stata messa in discussione né mai poteva esserlo in quanto le modifche che saranno apportate allo Statuto dell’Inda mirano a renderne più snello e trasparente il suo funzionamento. Si normeranno i ruoli di Soprintendente e Consigliere delegato per evitare i conflitti che hanno poi portato all’attuale commissariamento. L’unica novità di rilievo è la possibilità della nascita di un comitato scientifico su richiesta del Cda”.
Insomma, va tutto bene. Esce la Corte e rientra la Corte. Garozzo va via dall’Inda quando litiga e rientra quando il suo avversario non c’è più. Una procedura che ci sembra almeno inaccettabile per una struttura come la fondazione Inda, non siamo infatti in un asilo nido, esce bimbo cattivo entra bimbo buono. Ma tant’è, di fatto il ministro è renziano, il sindaco pure e insieme possono fare quel che vogliono.