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Dal 25 febbraio al 7 novembre una mostra dedicata all’antico Egitto a Montevergini sarcofagi, una mummia e un laboratorio mobile di restauro.

Siracusa, 11 febbraio ’17 – Si annuncia come uno degli eventi culturali più importanti dell’anno per l’intera Sicilia e fiore all’occhiello delle manifestazioni per i 2.750 anni della fondazione di Siracusa. Si tratta della mostra “La porta dei sacerdoti, i sarcofagi di Deir el-Bahari. Esposizione e restauro in pubblico”, un tesoro di reperti dell’antico Egitto che giunge dai Musei reali d’arte e di storia di Bruxelles e che resterà in città, alla Galleria civica Montevergini, per otto mesi, dal 25 febbraio al 7 novembre. Per la sua inaugurazione è stata annunciata la presenza dell’ambasciatore belga in Italia, Patrick Vercauteren Drubbel.
​L’evento è il frutto di una collaborazione tra Comune, Musei reali e Istituto europeo del restauro e ha due particolarità che la rendono unica nel suo genere. La prima è che in Sicilia non sono mai stati esposti dei sarcofagi e una mummia egiziani; la seconda è che i visitatori potranno anche scoprire come si svolge un delicato intervento di diagnostica e restauro degli antichissimi reperti, operazioni che avverranno all’interno di un laboratorio mobile in cristallo lungo 16 metri (Expositive laboratory module) chiamato “Europa”.
​Per realizzare la mostra, lo scorso anno l’assessore alle Politiche culturali, Francesco Italia, sottoscrisse un accordo con la direttrice del museo, Alexandra De Poorter, e con il presidente dell’Istituto europeo del restauro, Teodoro Auricchio.
​“Un’operazione complessa – spiega l’assessore Italia – per un’iniziativa che resterà nella storia della città. A Montevergini già si lavora per adeguare gli spazi alle esigenze dell’esposizione e per rendere agevole la fruizione sia dei reperti che del laboratorio. La mostra è una parte della ricca collezione egizia del museo belga. In Italia è stata vista solo a Ischia, tra il 2015 e il 2016, e in quell’occasione fu insignita di una medaglia della Presidenza della Repubblica; inoltre il laboratorio mobile ha ottenuto in Belgio il Visit Brussels Award 2015. Dunque, un evento che si inserisce perfettamente, per caratteristiche e per qualità, nel programma dedicato ai 2.750 anni della città. Una mostra pienamente esperenziale e coinvolgente per il pubblico e che, per tale ragione, è destinata a lasciare il segno”.
​I sarcofagi, la mummia e gli altri reperti sono una parte di un vasto ritrovamento effettuato nel 1891. Si tratta del Nascondiglio di Deir el-Bahari, una grande tomba collettiva scoperta a 15 metri di profondità sulla riva occidentale del Nilo e che conservava i resti dei sacerdoti e delle sacerdotesse di Amon della XXI dinastia (1069-945 a.C.). Per contattare la segreteria della mostra, dottoressa Chiara Frigatti: 392.6608013.

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