Politica

SIRACUSA SOPRAVVIVERA’ ANCHE AD UNA GIUNTA (PER MOLTI) ABUSIVA E A UN PRESENTE POVERO E BANALE

Continua la sagra delle malefatte in quel di Siracusa e a scrivere l’ultima puntata di questo romanzo infinito, concorrono personaggi come il Ragioniere Capo del Comune di Siracusa Giorgio Giannì, il nuovo (mica tanto visto che è stato nominato il 18 dicembre 2018) Prefetto, Commendatore Luigi Pizzi e un ex Prefetto, non che Commissario Straordinario della Provincia di Siracusa, Commendatore Carmela Floreno. I fatti sono noti e riguardano i loro interventi su aspetti importanti nella gestione del territorio siracusano e partendo dall’ultimo, in ordine temporale, cioè la vicenda del Rinvio a Giudizio del Dott. Giannì da parte della Procura per falso ideologico perché nei bilanci del Comune dal 2001 al 2017, sotto la responsabilità del Ragioniere capo, sembrerebbe siano stati compilati con scritture che ne avrebbero inficiata la veridicità. Indipendentemente dall’esito del procedimento avviato dalla Procura nei confronti del Dott. Giannì, per adesso, diventa conseguenziale ritenere sospette le gestioni economiche del Comune negli ultimi anni. Diventa anche ovvio pensare che possa esistere un collegamento tra i bilanci non veritieri e le certificate difficoltà economiche del Comune che recentemente, ha deciso di procedere a criticatissimi aumenti tariffari a tutto spiano. Se facciamo il paio con Gettonopoli, Brogli elettorali, Giunta fritto misto da destra a sinistra, ma soprattutto con un diffuso ambiente pubblico e privato concussivo e corruttivo, diventa difficile volare alto in politica. Proprio il Commissario Provinciale Dott.ssa Carmela Floreno nelle scorse settimane, assieme al Presidente della  Nuova camera di Commercio Catania-Siracusa-Ragusa Pietro Agen, hanno dato una grande opportunità di critica a tutti i siracusani per come siamo stati trattati nella vicenda nuovi vertici SAC. Sia l’una sia l’altro, hanno pensato bene di fregarsene dall’indicare un siracusano nel CDA SAC nonostante questa provincia detenga ancora un 25% di quote azionarie della società di gestione dell’Aeroporto di Catania. Per completare l’opera, ci ha pensato il Prefetto Dott. Commendatore Luigi Pizzi che, a seguito di non si sa bene quale grave atto terroristico, ha pensato di emanare un’ordinanza dove sono  vietati ogni genere di assembramenti davanti alle portinerie delle industrie site nell’area Priolo-Melilli –Augusta, anche conseguenti ad uno sciopero. Nessuno prima di Lui aveva osato tanto ma evidentemente il Prefetto Pizzi avrà avuto i suoi buoni motivi e prima o poi speriamo di poterli conoscere anche noi. La storiella che vanno garantiti trasporto e movimentazione merci e persone verso Catania e Messina non convince molto.  Tirando le somme: Ai sindacati che promuovono iniziative e manifestazioni a favore di nuovo lavoro e occupazione è vietato manifestare, con i blocchi, nella zona industriale. Il Comune di Siracusa è abbastanza incartato sul da farsi ed è ancora in attesa di lanciare il suo progetto di sviluppo per la Città che verrà. Il Consiglio Comunale si riunisce per deliberare quisquilie e pinzillacchere come recentemente ha fatto, dedicando un’intera seduta al cimitero su questioni come: l’ascensore non funziona, i cani possono entrare al cimitero ma solo per brevi periodi, ecc. Il fatto che il cimitero versa in uno stato di degrado vergognoso, lasciato in balia di furti e vandalismi, per adesso, ma anche da prima, non è stato oggetto di grande discussione.  L’opposizione in Consiglio cammina a ranghi sparsi e non sembra decisa a convergere su posizioni che la portino a fare fronte unico contro una Giunta che molti di loro considerano abusiva. Siracusa città di mare, è in balia di venti di burrasca e forti temporali ma evidentemente i Greci che la fondarono 2751 anni fa, scelsero bene il luogo e fecero solide fondamenta, tanto che gli attuali siracusani, pur facendo di tutto per farsi del male, non riescono a scalfirne la storia e si arrabattano su un presente povero e banale.

Enrico Caruso