Politica

LE STRADE RESTANO SCASSATE E SI FA UN BELL’INTONACO SU FACCIATE CHE STANNO CROLLANDO

Manuel Giliberti,  a Siracusa l’anno di (dis) grazia 2023. Che succederà?

Che succederà? E’ un pronostico difficilissimo. Certamente visto che comunque andiamo incontro alle elezioni finalmente si ripristinerà quell’organismo fondamentale per una gestione democratica della cosa pubblica che è il Consiglio Comunale. E dunque sarà almeno da questo punto di vista l’anno del cambiamento .Ma è essenziale che ci sia anche un cambio di passo. Molti lo sperano e lo dicono. Molti altri lo pensano in cuor loro ma prudentemente aspettano evitando di esporsi. Comportamento usuale in una città che ha completamente dimenticato il valore dell’opinione pubblica.  Esistono è vero alcune voci di dissenso ma è facile isolarle se la cosiddetta  società civile  non esercita il proprio  diritto di opinione …

Certo che la nostra città non è fortunata. Una città di traccheggi, all’Amp, al Castello Maniace, al teatro comunale, le nomine Inda, il disastro alla Cittadella..

Non la direi  una città sfortunata. L’elenco che fai di alcune criticità e di vicende che tutti ben conosciamo è solo la dimostrazione che ci sono da un lato spinte che non hanno l’obiettivo di coniugare l’interesse della città ,quello pubblico cioè e l’interesse privato .La molla primaria è il secondo aspetto .A questo si aggiunge il fatto che spesso ci sono comportamenti caratterizzati da  superficialità e disinformazione. Il caso del Teatro Comunale per esempio. Sarebbe bastato informare la cittadinanza ,qualche anno fa quando è stato riaperto che comunque alcune criticità persistevano. Che il teatro aveva ancora una agibilità parziale che non ne consentiva l’uso a tutti gli effetti e che di volta in volta per le serate di spettacolo veniva concessa una autorizzazione parziale. (Infatti si utilizzava solo la platea). Ultimamente ho letto alcune interviste ed articoli in cui si annuncia che sta per essere ottenuta l’agibilità della struttura intera e questo ne consentirà l’uso completo. Sarebbe bastata chiarezza di informazione per evitare anni di polemiche e dietrologie. Che poi ,dopo anni di restauro e collaudi di tutti i tipi il teatro non fosse agibile è un altro discorso ancora più difficile da comprendere .Metti tra i vari punti le nomine all’Inda.  Si tratta di normale avvicendamento alla scadenza degli organi del Consiglio di Amministrazione. Io facevo parte del Consiglio precedente in rappresentanza della Regione .Evidentemente non godevo della simpatia del Presidente Musumeci ….Su Cittadella dello Sport e Aria Marina protetta so quello che hanno scritto alcuni (non tutti) i giornali…Nella migliore delle ipotesi mi spingerei a dire che si tratta di un bel pasticcio. Nella peggiore delle ipotesi ognuno di noi può pensare altro e di più.

In sintesi non si tratta di sfortuna. Si tratta di responsabilità.

Stefania Prestigiacomo ha tirato la volata alla candidatura a sindaco di Titti Bufardeci. Fratelli d’Italia condivide, speriamo che tutto  il centrodestra faccia squadra. Magari dopo aver cacciato i barbari ci saranno i necessari chiarimenti..

L’onorevole Prestigiacomo ha gettato sul tavolo una carta di tutto rispetto. L’esperienza di Bufardeci Sindaco è ancora nella memoria di tantissimi siracusani che sarebbero ben lieti di sapere di una sua candidatura. Certo non è più il momento di temporeggiare. Una candidatura a Sindaco per Siracusa  a mio parere oggi non deve essere divisiva in alcun modo e deve nello stesso senso essere garanzia di rappresentatività delle esigenze della città. E deve essere espressa al più presto in maniera concorde. Dunque vedrei bene anche il nome di Vinciullo che ha dimostrato di avere a cuore Siracusa e di conoscere bene i meccanismi che potrebbero aiutarci a superare alcuni aspetti contradittori del momento attuale.

Vinciullo, Bandiera e Cafeo saranno d’accordo?

Non credo che il problema sia essere d’accordo quanto di sedersi ad un tavolo e assumere una linea comune e compatta.

Scusa architetto, ma hai visto cosa sta succedendo in piazza Euripide e dintorni? 6 Dopo 9 anni di nulla, negli ultimi mesi il Milanese fa Berlusconi. Babbo Natale o Sceriffo di Nottingham?

Piazza Euripide ha stimolato (almeno questo ) la fantasia e l’ironia di molti. E’ talmente improbabile che non è criticabile. Si può fare ironia e spesso l’ironia sa essere tragica. In più io ho una curiosità: ricordo anni fa quando si rifece il manto di Corso Umberto un dibattito impegnativo dove si sostenne da parte dei vari organi l’assoluta imprescindibilità della necessità di mantenere per l’intervento l’uso del basolato lavico. Adesso ovunque è comparsa la pietra bianca che spesso poi va a sposarsi malamente con marciapiedi preesistenti con cordonatura in pietra scura .La domanda è :da dove nasce questa nuova esigenza? E perché dobbiamo essere allietati da panchine in blocchi di pietra (sparse qua è là senza molto senso )? E ancora: quante migliaia di turisti devono invadere questi enormi marciapiedi che stanno sorgendo ovunque con conseguente restringimento della viabilità veicolare? Piazza Euripide e dintorni sono in sostanza un catalogo a cielo aperto di tutte queste innovazioni di cui, bontà loro, nessuno di chi le decise ha pensato di spiegarne la ratio e la filosofia…Ultimamente questo slancio creativo ha avuto un ulteriore imponente  risveglio (chissà perché)  e così ho visto comparire  un po’ dappertutto le famigerate reti rosse in plastica che preannunciano interventi di “rigenerazione”….Ogni giorno percorro a piedi Corso Gelone (che tanto l’ingorgo è sempre in agguato) sempre con il timore che le reti rosse compaiano anche lì come annunciato qualche tempo fa..

Manuel Giliberti sei un’eccellenza siracusana, ma non sei amato dal potere..

Devo pensare bene prima di rispondere per non fare torto a coloro che senza far caso alle mie idee politiche personali mi hanno dimostrato in qualche modo la loro stima. Certamente non sono amato per usare il tuo  termine dal potere ma onestamente penso di non aver fatto molto per esserlo. Ho fatto il mio lavoro nei vari campi in cui mi muovo sempre con passione ma mai proponendomi in maniera pressante .

In quaranta anni di attività professionale ho avuto uno o due incarichi pubblici…niente di più. Probabilmente non li ho mai cercati. Il mio ringraziamento va invece a chi mi ha permesso, nominandomi per scelta, di far parte per quasi trentanni, in varie vesti, dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico.In questi casi la nomina è arrivata per stima e questo smentisce in parte la tua domanda. E in questi anni da Giusto Monaco (il mio primo Presidente) a Titti Bufardeci fino alla per me indimenticata Maria Rita Sgarlata ho avuto il modo di applicare quella passione di cui parlavo prima. Non credo dunque che parlando di potere nel mio caso si tratti di mancanza di affetto quanto piuttosto di poca conoscenza reciproca ….

Le strade scassate erano e scassate sono restate. A bocce ferme. Dolce e Gabbana sono costati un botto ai siracusani, hanno lasciato rimasugli, ma..

Le strade restano nelle condizioni precarie che ben sappiamo. E faccio un passo indietro: ecco perché esperimenti come Piazza Euripide appaiono in fondo un po’ surreali. Fai un  più o meno bell’intonaco su una facciata che sta crollando.

Il grande evento di Dolce e Gabbana certamente ha portato la città all’evidenza della stampa nazionale e internazionale e di tutti i media. Ma purtroppo, finito l’evento  e (lo dico solo per spiegarmi con un esempio banale) restano le buche nelle strade e   il Talete con il Corten all’esterno e le piantine secche sul prospetto  e se piove, l’acqua che si accumula all’interno del parcheggio.

Dunque benvenuto ai grandi eventi ma credo che ciò che sarebbe davvero utile immaginare è una visione strutturale coordinata di tutti gli interventi alla città nella sua interezza ,dalla periferia al centro storico.