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EMILIANO BORDONE: PAOLO REALE RESTA IL MIGLIOR SINDACO PER SIRACUSA

Emiliano Bordone, il suo punto di vista su Siracusa a dicembre 2022

Siracusa ha perso, per ben due volte consecutive, la grande opportunità di avere Ezechia Paolo Reale sindaco ed oggi, dopo 10 anni di governo del cosiddetto centrosinistra, la città ne paga le conseguenze a caro prezzo. Finalmente stiamo arrivando al 2023 e Siracusa avrà a breve una nuova occasione per ripartire, sono sicuro che i siracusani adesso abbiano capito la lezione, difficilmente faranno lo stesso errore.

I siracusani hanno avuto dal 2013 ad oggi due sindaci in maniera singolare, ci riferiamo alle firme false per Garozzo e ai brogli elettorali per l’attuale primo cittadino. Chiarezza zero, trasparenza pure?

I giudici amministrativi palermitani, pur riconoscendo la presenza di evidenti errori nello spoglio elettorale, non li hanno ritenuti sufficienti ad invalidare le elezioni. L’avvocato Reale ha portato avanti con convinzione una battaglia di principio, non personale, che nonostante la decisione contraria del Cga, tutti noi del gruppo Progetto Siracusa, continuiamo ancora oggi a ritenere giusta e fondata. Per fare un esempio, a distanza di quasi cinque anni, ancora oggi nessuno conosce i risultati della famosa sezione n. 100. Tutto ciò è inammissibile, ma da uomo di legge ed operatore del diritto ritengo che le sentenze vadano sempre rispettate.

Questi fatti hanno arrecato danni alla comunità siracusana?

Sui danni alla comunità siracusana per il momento preferisco non esprimermi. Va ricordato che c’è un procedimento penale attualmente in corso, nel quale l’avvocato Reale si è legittimamente costituito parte civile.

Qual è la cosa o le cose che lo hanno colpito di più negli ultimi 10 anni?

Cosa mi ha colpito di più negli ultimi 10 anni? Quando nel 2012 ho svolto il ruolo di consigliere della circoscrizione Neapolis con Progetto Siracusa, ho compreso da subito quanto gli uffici comunali di Siracusa siano distanti dalla cittadinanza. Mi sono reso subito conto che avrei dovuto lottare e sacrificarmi, tutti i giorni, per ottenere risultati concreti su un territorio completamente abbandonato a sé stesso. Devo ammettere che quando mi rapportavo con alcuni uffici, mi sembrava di combattere contro i mulini a vento. In politica i risultati si ottengono con la concretezza e in questi anni ne ho vista davvero poca.

Da tre anni c’è un uomo solo al comando, non c’è il consiglio comunale, nessuno sa le scelte che vengono fatte e i soldi dei siracusani che vengono spesi..

Senza un consiglio comunale non c’è democrazia. E senza democrazia non c’è politica. In questi anni Siracusa ha pagato troppo l’inefficienza del sistema.

Quasi 40 milioni di default significa che ogni siracusano a sua insaputa ha un debito di 340 euro. Vista la mancata trasparenza sul bilancio e le spese fatte può anche darsi che il default del Comune sia maggiore

Non conosco le giustificazioni addotte dalla giunta in merito al default. La sede dove vanno discusse e affrontate le problematiche relative al bilancio è il consiglio comunale. Non essendoci un civico consesso, parliamo come al solito del nulla.

Perché siamo ultimi in tutte le classifiche italiane che riguardano i capoluogo?

Gli ambiti che vengono presi in considerazione quando vengono stilate queste classifiche sono: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, tempo libero. La città è sprofondata nelle ultime posizioni, pertanto tutti noi siracusani dovremmo riflettere e cercare di comprendere quale sia la motivazione di tutto questo. Le amministrative del 2023 si stanno avvicinando, adesso abbiamo tutti noi farci un esame di coscienza e cambiare definitivamente rotta.

 Cittadella dello sport allo sbando, strade scassate, servizi inesistenti (trasporti, illuminazione etc), mense scolastiche scandalose negli asili, teatro comunale nuovamente chiuso..

Cittadella dello sport? Cosa dovrei dire, a Siracusa abbiamo la storica Ortigia di pallanuoto che negli ultimi anni sta ottenendo risultati storici a livello nazionale e internazionale e che è costretta a disputare partite ufficiali di campionato a Catania. Cos’altro c’è da aggiungere? Una priorità che andrebbe attenzionata con urgenza. A differenza di quanto ha fatto l’amministrazione in questi anni, Progetto Siracusa ha sempre avuto un programma chiaro per la città: per quanto riguarda la mobilità, uno degli obiettivi era e rimane quello di incoraggiare i cittadini ad un sistema pubblico e a una città che per cultura scelga il mezzo di trasporto pubblico, perché permette di muoverci e far muovere tutti, indistintamente, da una parte all’altra della città e perché fa risparmiare tempo e denaro. Priorità assoluta dovrebbe essere quella di servire meglio periferie e zone balneari. A proposito di periferie, occorre osservare come le stesse siano state negli anni sempre più abbandonate, quasi ignorate. Sulle strade è anche inutile esprimersi, se ne è già parlato anche troppo.  Molte, specialmente nelle zone balneari, da anni versano in uno stato pietoso e costringono gli automobilisti ad una serie di pericolosi slalom per evitare gli avvallamenti.

A giugno dell’anno prossimo si vota..

A giugno del prossimo anno finalmente si vota: sono fermamente convinto che ancora oggi Ezechia Paolo Reale sia il miglior sindaco che la nostra città possa avere. Come ho detto in premessa, la città ha ripetutamente perso una grande occasione. Ad ogni buon conto, Progetto Siracusa c’è e ancora una volta ci sarà, con i valori che da sempre caratterizzano il nostro gruppo: competenza, legalità, indipendenza, partecipazione, solidarietà e innovazione.