FABIO SCANDURRA: DEPUTATI ASSENTI SULLA PANDEMIA? E’ VERO, MA IL LORO SILENZIO HA FATTO MENO DANNI
Dottor Fabio Scandurra, a settembre 2021 vogliamo fare chiarezza su virus, varianti e vaccini?
Dire che un virus “è portato a variare” se incontra un vaccinato è una corbelleria enorme. Questo implicherebbe che il virus abbia un cervello, dei sensori che lo avvisano che si trova in un ambiente “vaccinato” e che lui ( il virus) riesca a modificare per reazione la sua struttura. Ora, siccome il virus è fatto da pochissime proteine e da un pezzetto di codice genetico, non ha nulla di tutto quello. In realtà tutti gli esseri viventi mutano (anche noi) e più minuscoli sono più facilmente mutano, perché basta poco per cambiare una manciata di proteine. Così avvengono , per errori di replicazione, una infinità di mutazioni, esattamente come quando un bambino nasce con il naso grosso o con una malattia genetica. Tra queste innumerevoli mutazioni ce ne possono essere alcune che lo rendono più aggressivo o anche resistente a un vaccino. È per questo che l’unico modo per sbarazzarsi da un virus è che tutti si vaccinino, eliminandolo al più presto in modo che non muti. Cosa che grazie ai somari laureati su Facebook fino ad ora non si è potuto fare, così che si sono presentate varianti più diffusive….e ci è ancora andata bene.
Eppure i no-vax hanno trovato anche studiosi illustri sulla loro posizione?
Essere una persona creativa e brillante non dà nessuna garanzia che si rimanga tali per sempre. Come per tutti può succedere che si abbia un decadimento cognitivo, anche solo in un versante, mentre si rimane sufficienti a mantenere relazioni. Pare che sia quello che è successo a grandi personaggi come Luc Montagnier, che ho conosciuto personalmente e che all’epoca (anni 80) mi aprì orizzonti che mi erano poco conosciuti. Da poco stava diffondendosi l’AIDS ed erano discorsi affascinanti, cose che si verificarono puntualmente. Dal 2010 ha cominciato a fare discorsi strani, ha abbracciato la causa dell’omeopatia ( cioè della nessuna dimostrazione), ha cercato di pubblicare i suoi pensieri incredibili sui complotti mondiali e sulla “memoria dell’acqua”, tutte cose che hanno fatto sì che venisse allontanato da ogni consesso scientifico. Questa occasione del covid l’ha sposata per ritornare in auge, almeno per certi gruppi di persone, che sono i no-vax, che hanno trovato in lui la personalità di prestigio di cui avevano bisogno, ignorando ( o volendo ignorare) che ormai non ha più credito. Poi ci sono quelli che sbarcano il lunario scrivendo articoli e pubblicando libri che vendono molto ( anche solo con click su YouTube o con interviste in Byoblu), fregandosene della verità scientifica, giacchè guadagnano sul dubbio. E poi c’è lo stuolo dei credenti per fede perchè l’ha detto quello o l’ha scritto l’altro. Non mi sono mai spiegato razionalmente cosa porta a credere all’uno e non ai 999 che dicono altro. I convinti dei complotti mondiali ci sono sempre stati nei secoli, ma nella nostra modernità basata su scoperte immaginifiche, mi riesce difficile pensare che c’è ancora gente ciecamente credulona, ma questa è la realtà.
Fabio Scandurra, tranne qualche rara e lodevole eccezione i sindaci siracusani non hanno inciso nemmeno un po’ sull’emergenza corona virus, eppure sono le prime autorità sanitarie nei rispettivi comuni.
Ai sindaci è affidata la salute dei cittadini eppure gli strumenti tecnici da mettere in campo sono in buona parte di pertinenza di altre figure (l’ASP, l’ARPA, ..) che in talune situazioni possono rivelarsi solo dei tiepidi collaboratori.
Se ad esempio un sindaco volesse vaccinare tutti i suoi cittadini, dove prenderebbe le dosi e il personale per sommi-nistrarlo? Le dosi di vaccino vengono stabilite dal governo nazionale e regionale e il personale è dell’ASP e non certo del Comune. Avrebbero potuto chiudere i Comuni alla libera circolazione di uomini e merci, inasprendo i decreti centrali: ma se il governo, che dispone di pagatissimi consulenti tecnici di alto profilo, ha operato delle scelte che sono risultate migliorabili, con quali strumenti a livello periferico si sarebbe potuto fare di meglio?
Ha visto deputati nazionali e regionali mobilitarsi sull’emergenza Covid? Sono nullisti, scarsi, impreparati o cosa?
E si, abbiamo tanto criticato il Governo Draghi per la scarsa presenza nel suo governo di politici del meridione, ma abbiamo dimenticato che non abbiamo avuto nessun benessere dalla abbondante presenza di nostri politici nei go-verni precedenti. Per non parlare della pandemia: non ho visto nessun onorevole delle nostre latitudini profondere saggi consigli di strategia politica, ma forse sono stato distratto. Certo è che abbiamo fior di medici senatori, ingegneri e quant’altro, ai quali abbiamo donato l’ambitissimo titolo di Onorevole, che però hanno brillato per la loro assenza. Ma forse è meglio così, per una volta hanno avuto una saggia amministrazione del dono del silenzio.
Ad Augusta il sindaco Di Mare era presente tuti i giorni sulla stampa quando era all’opposizione, oggi fa il primo cittadino muto e ovviamente le colpe sono di chi l’ha preceduto
Io per natura sono portato a diffidare moltissimo delle promesse fatte nelle campagne elettorali e come me sono certo che molti altri la pensano così. Se qualche sprovveduto del passato (a dir il vero non pochi) aveva creduto nel vastissimo ventaglio di promesse elettorali fatte in campagna elettorale ad Augusta, si è dovuto ricredere amaramente sbattendo il naso nella realtà dei fatti. Bè, non si tratta certo di una sfortuna augustana, visto che anche a livello nazionale una parte non indifferente del programma del governo precedente ha cambiato diametralmente direzione, motivo per cui ben il 40 per cento circa dei pentastellati (scusi se sembra poco) alle ultime votazioni online ha votato contro il parere espresso dai vertici del partito.
Quindi sgomberando il campo dalle promesse elettorali, bisogna giudicare dai fatti e, se possibile, sempre mantenendosi estranei alle logiche di partito.
Devo dire che ad Augusta un governo di città così “rumoroso” non si vedeva da tempo. Si, in precedenza la presenza di una caciara costante di fondo si avvertiva continuamente ma i fatti che si sono realizzati in questi primi mesi di nuova sindacatura non si sono mai visti.
Io parlo da medico e da uomo della strada.
A Siracusa e in Sicilia la situazione economica è disastrosa, ma non si intravede nessuna iniziativa di rilancio da parte della politica e mai come oggi il sindacato è stato assente sul territorio. Tempi tristi?
I tempi sono tristi da decenni. I sindacati hanno perduto la capacità di stimolo alla crescita che riuscivano ad infondere nel passato, forse dovuto anche alla perdita di credibilità per la diffusione dei bilanci e delle laute prebende autoelargite dai loro dirigenti. Il Covid19 ha solo dato un pretesto, come la chiusura di un sepolcro della economia già agonizzante da anni. Basta scendere lungo la strada di Targia per vedere i capannoni chiusi, l’archeologia industriale testimone di un passato che non potrà tornare, forse perché non sarà più possibile impiantare industrie senza i controlli ambientali adeguati, come forse deve essere successo nel passato. La Sicilia è oscurata dalla perdita dei suoi giovani migliori: ragazzi mantenuti nelle migliori università che poi scelgono di rimanere al nord se non all’estero. Là dove si sceglie di installare un nuovo impianto industriale si forma un movimento per osteggiarne la costruzione e siamo stati così autole-sionisti nel passato da inneggiare a gran voce alla mancata costruzione del ponte con la Calabria, come se non rappresentasse una enorme fonte di lavoro e una immensa possibilità di sviluppo. Si sono tempi tristi, ma, ancora una volta, scagli la prima pietra chi può.