Politica

ROBERTO CAFISO: ABUSIVISMO AL TEATRO GRECO? CI DOVREMMO VERGOGNARE A INVITARE I TURISTI

Roberto Cafiso, un giovane assessore del cga ha tagliato alberi con 30/40 anni di vita come se si trattasse di erbacce. Lo ha fatto anche in piazza Adda per costruire un’aiuola da 13° mondo e in piazza Euripide cancellando due siti cari ad intere generazioni di siracusani. Tutto senza discutere con nessuno, solo forse col suo dux

Sono rimasto perplesso per queste operazioni che tuttavia è bene valutare ad aiuole completate. Molti amici che vengono da altre parti d’Italia in un coro unico dicono tutti due cose: che è assurdo che la città non abbia un lungomare esteso  ( la Marina rattoppata poi…) e che non esista verde in un luogo tanto soleggiato in estate. Su Piazza Adda ed Euripide aspetto il prodotto finito. Ma le critiche dei forestieri restano.
Fra un anno le Regionali e fra due le Comunali. Dobbiamo cacciarli tutti?

Credo che il rinnovamento sia un viatico da esercitare lasciando in gioco solo i meritevoli. A Palermo il cambiamento dovrà riguardare molti esponenti di cui la gente non conosce manco il nome. In città non credo che il sindaco vorrà ricandidarsi. Forse pure lui vorrà un po’ di pace e di vita personale e non pubblica.

In città molti esercizi pubblici restano chiusi. Non ci sono le risorse o ci sono molti redditi di cittadinanza?

Sui redditi di cittadinanza penso che se sono serviti ad alcuni senza prospettive, hanno scoraggiato molti a non cercare un lavoro che non amano a prescindere. Siracusa, mi risulta, ha fruito del reddito di cittadinanza, ma alcuni dei beneficiari sono noti per essere stati sempre degli scansafatica seriali. Per cui mi pare che in linea di massima il progetto ha presentato qualche luce e molte ombre.

Sarai fra quelli che andranno a prendere l’aperitivo al bar astronave davanti al Maniace?

Non andando in Ortigia spesso e non amando gli aperitivi mi perderò l’astronave di Castello Maniace e credo che non sarà una gran perdita. Ma è doveroso dire che anche quella forzatura farà serenamente a meno di me.

In partenza gli spettacoli classici mentre nell’area del teatro greco crescono costruzioni abusive..

Stiamo cercando una normalità che tentiamo con il ripristino di ciò che c’era anche se noi non saremo più ciò che eravamo. La pandemia non è finita. Il Teatro Greco prova a normalizzare alcuni ritmi di vita persi. Mentre non si perde l’abitudine all’abusivismo ed all’illecito, approfittando della tendenza monotematica degli ultimi 16-18 mesi. Non ci andrei leggero con costoro. Già soffro ad andare a Fontane Bianche, spettro di un abusivismo che ha stancato persino chi lo ha prodotto. Se il metodo deve coinvolgere anche l’area archeologica ci dovremo vergognare di invitare i turisti qui. Il rilancio passa anche dall’etica sociale di una città.