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SORBELLO: NON PERDIAMO LE RISORSE DISPONIBILI PER ASILI NIDO E SCUOLE DELL’INFANZIA

Rep: Il presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari Salvo Sorbello rivolge un pressante invito ai sindaci del siracusano perché presentino istanze in merito all’Avviso pubblico del Ministero per l’Istruzione per il piano asili nido, scuole infanzia e centri polifunzionali per famiglie.

Sono infatti disponibili cospicue risorse per la messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione e nuova costruzione degli edifici di proprietà comunale.

Per la costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza, riqualificazione di nidi ci sono 280 milioni di euro di cui 168 milioni di euro per progetti destinati a strutture localizzate nelle aree svantaggiate e  progetti per strutture nelle periferie urbane presentati dai Comuni capoluogo di provincia.

Per la costruzione, ristrutturazione, messa in sicurezza, riqualificazione delle scuole dell’infanzia sono disponibili  175 milioni di euro, di cui 105 milioni di euro per progetti destinati a strutture localizzate nelle aree svantaggiate e  progetti per strutture nelle periferie urbane presentati dai Comuni capoluogo di provincia.

Per i centri polifunzionali per servizi alla famiglia ci sono a disposizione 105 milioni di euro, di cui 63 milioni di euro per progetti destinati a strutture localizzate nelle aree svantaggiate e  progetti per strutture nelle periferie urbane presentati dai Comuni capoluogo di provincia, mentre per la riconversione di spazi inutilizzati nelle scuole dell’infanzia l’importo disponibile è di ben 140 milioni di euro.

I Comuni proprietari di edifici per asili nido, scuole infanzia e centri polifunzionali per famiglie possono richiedere il contributo per un massimo di due progetti, ognuno dei quali riferito ad un solo edificio e il contributo massimo per ciascun progetto è di 3 milioni di euro.

“E’ fortemente auspicabile – dichiara il presidente del Forum Famiglie Salvo Sorbello – che proprio in una fase storica assai difficile, in cui si registra un suicidio demografico, con sempre meno nascite e in cui le famiglie con figli sono penalizzate e a rischio di povertà, i Comuni facciano tutto quello che è possibile, utilizzando le risorse statali ed europee”.