Politica

GIUSEPPE PATTI: GRANATA NON C’E’ PIU’ CON LA TESTA, TOLGA IL DISTURBO

Rep: Io sono un genitore NOVAX.
La politica vaccinale italiana è stata più volte compromessa dalle necessità dei singoli ministri che l’hanno interpretata ad uso e consumo delle case farmaceutiche, attuando politiche volte solo al profitto e non alle necessità dei bambini. Senza considerare che una scelta del genere comprometterebbe (qualora ci fosse il reale pericolo) solo il singolo.
Ma il Covid19 è un’altra cosa.
Uscire dalla pandemia è una necessità per far ripartire il sistema Mondo, magari con più consapevolezza nel comprendere che occorre cambiare gli stili di vita, attuando strategie di resilienza perché non esiste un pianeta B.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha presentato il 2 dicembre 2020 al Parlamento le linee guida del Piano strategico per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 (Decreto 2 gennaio 2021), elaborato da Ministero della Salute, Commissario Straordinario per l’Emergenza, Istituto Superiore di Sanità, Agenas e Aifa.  
Il 13 marzo 2021 è stato diffuso il Piano del Commissario straordinario per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale. Elaborato in armonia con il Piano strategico nazionale del Ministero della Salute, fissa le linee operative per completare al più presto la campagna vaccinale.
Ma è la legge del 30 dicembre 2020, n. 178 all’articolo 1 e in particolare, il comma 457, che prevede che «Per garantire il piu’ efficace contrasto alla diffusione del virus SARS-CoV-2, il Ministro della salute adotta con proprio decreto avente natura non regolamentare il piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2, finalizzato a garantire il massimo livello di copertura vaccinale sul territorio nazionale».
Stiamo parlano di leggi dello Stato Italiano, non di regole del Monopoli.
Occorre riportare le esperienze avvenute in Paesi come Israele o Inghilterra.
In quest’ultima le cifre sono state rese note a Downing Street da Matt Hancock, ministro della Sanità di Boris Johnson.
Si registra un calo dell’80% dei ricoveri in ospedale per covid fra le persone a cui è stata somministrata una sola dose di vaccino su una platea di circa 20 milioni di persone.
I ricercatori inglesi segnalano che a quattro settimane dal ricevimento della prima dose, il vaccino di Pfizer-BioNTech ha portato a una riduzione dei ricoveri fino all’85 per cento, mentre quello di AstraZeneca fino al 94 per cento. Tra gli individui con più di 80 anni, e che sono quindi a maggior rischio di sviluppare sintomi gravi che si possono rivelare letali, la vaccinazione ha permesso di ridurre dell’81 per cento il rischio di ricovero (i ricercatori hanno determinato un’unica percentuale combinando i dati sui due tipi di vaccini).
L’obiettivo dei ricercatori era stimare nel complesso gli effetti della campagna vaccinale, proceduta speditamente soprattutto tra chi ha più di 80 anni.
Io mi chiedo come può un’assessore comunale di una città come Siracusa, dove il covid19 non è stato clemente, dove sono emerse le maggiori criticità nella gestione dell’emergenza, dove ci sono stati focolai importanti che hanno compromesso la sicurezza dei cittadini, come può affermare che lui “la pensa con la sua testa” è un uomo di Stato si adegua alla ragion di Stato.
Lui ricorda tanto quella canzone di Samuele Bersani, infatti ormai può essere “ne con la destra, ma nemmeno con il PCI”, mi verrebbe da dire che non c’è più con la testa e che dovrebbe aver il buon gusto di togliere il disturbo, magari “esportando la piadina romagnola in India”.
La cultura di una città passa anche da chi la rappresenta e la “sua” cultura oltre ad essersi più volte dimostrata falsa, ora è anche pericolosa.
Giuseppe Patti