Politica

GAROZZO, ITALIA E LA REGIONE HANNO AFFOSSATO IL NUOVO OSPEDALE

Quando la Regione Siciliana fu classificata, come territorio arancione, insieme alla Puglia, Tutti, discettando sull’argomento, sono giunti alla conclusione che questa decisione, prevista nel DPCM, era dovuta all’insufficiente risposta sanitaria che il Servizio Sanitario Regionale è in grado di offrire e garantire ai cittadini.
Ma cosa ha fatto l’attuale Governo regionale, negli ultimi tre anni, per invertire la rotta, rispetto al tanto vituperato passato, e dare risposte concrete ai siciliani?
Nulla o quasi e il nostro sistema sanitario si regge solo sull’abnegazione del personale sanitario.
A tal proposito, un caso emblematico è quello rappresentato dal Nuovo Ospedale di Siracusa.
Il 30 dicembre 2009, dalla Commissione Sanità, di cui ero il deputato-segretario, sono stati stanziati 130 milioni di euro, di cui 105 milioni ex art.20 della legge 67/88, ma queste somme, negli anni successivi, grazie all’intervento almeno improvvido e scomposto dell’Amministrazione Garozzo-Italia, che fece una proposta, poi non accolta, di cambio di area, sono state destinate ad altre strutture sanitarie di altre province.
Alla luce di quanto accaduto, l’azione del Comune la possiamo paragonare, senza paura di essere smentiti, a quella di una vera e propria quinta colonna a danno della propria città.
Dopo di che, l’Amministrazione Italia, questa volta, ha accettato la proposta del Governo regionale di delocalizzare l’ospedale, di diminuire i posti letto e di classificare come di 1° Livello, il Nuovo Ospedale di Siracusa.
La nostra protesta, a Palermo, sotto la sede dell’Assessorato regionale della Salute, assente e dormiente l’attuale Sindaco, è stata ascoltata: i posti letto sono stati aumentati e l’ospedale di Siracusa è stato classificato, come da noi fortemente richiesto, di Secondo Livello.
Ottenuto il risultato, l’Amministrazione Comunale di Siracusa si è svegliata, cercando di accreditarsi il merito per il raggiungimento dell’obiettivo in cui solo in pochissimi avevamo creduto e per cui avevamo combattuto.
Successivamente, l’azione dell’On. Prestigiacomo ha dato l’opportunità al nostro ospedale di avere una corsia preferenziale, ma, ad oggi, essa non si è ancora, purtroppo, concretizzata.
E vediamo perché:
1) E’ stato comunicato che il Prefetto di Siracusa era stato nominato Commissario ad acta, ma questo decreto di nomina, che saremmo ben lieti di vedere, non è mai stato pubblicato sulle Sedi Istituzionali, anche se il Prefetto, in maniera lodevole e dimostrando grande competenza e capacità, sta lavorando per PRESENTARE Il progetto; 2) E’ stato dichiarato, urbi et orbi, che sono disponibili circa 180/200 milioni di euro per realizzare il nuovo ospedale, ma nel bilancio della Regione, posso assicurare, non esiste nemmeno un centesimo, in quanto l’ultimo arrivo di risorse dello Stato, ex art.20, legge 67/88, risale maggio 2017, cioè SCORSA LEGISLATURA;
3) E’ stato detto che queste risorse sarebbero arrivate, in seguito, ad una scambio di carpettine tra i responsabili nazionali e regionali della sanità, ma purtroppo questo tipo di scambio non è previsto dal decreto legislativo 118.
Abbiamo, ora, il decreto di nomina del Commissario, quanto invece all’iscrizione certa delle somme stanziate, ripeto, sono solo parole, al vento, aggiungerei. Ed allora, bisogna uscire da questo pantano paludoso in modo chiaro, corretto, coerente e concreto, come è stato fatto per il provvedimento di ricostruzione del ponte di Genova.
Quali le soluzioni?
Come prima cosa, bisogna trovare le risorse!
In questi giorni, il Governo regionale ha deliberato su come utilizzare le risorse che potrebbero arrivare dal Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), detto anche Fondo salva Stati, e dal Recovery Fund, cioè il Fondo di Recupero, ma si sono dimenticati di inserire il Nuovo Ospedale di Siracusa.
Occorre, quindi, con forza, determinazione e chiarezza, chiedere l’inserimento del nuovo ospedale nell’elenco che la Regione ha già a Roma e che quest’ultima, a sua volta, dovrà inviare a Bruxelles.
Solo così potremmo avere la certezza che il nuovo ospedale si realizzerà. Questa proposta, inoltre, avrebbe una corsia preferenziale rispetto ad altre, perché il Commissario Europeo ha fatto sapere che le nuove strutture ospedaliere avranno la precedenza su tutte le rimanenti proposte che verranno inviate.
Ma non essendo accaduto ciò, con colpevole responsabilità dei nostri rappresentanti istituzionali, la palla passa, definitivamente, al prefetto di Siracusa che, di fatto, esproprierà la Regione siciliana da ogni competenza, così la finiranno con questi comunicati stampa farlocchi e tipici dei giocatori delle tre carte. Il prefetto, ripeto, dimostrando competenze vere ed uniche, ha spiegato anche ai sordi il percorso, ma per capire bisogna studiare! Ma qui non studia nessuno. E quale è questo percorso? quello che ripeto da anni: 1) bisogna avere il progetto; 2) bisogna sapere quanto costa; 3) bisogna fare richiesta al Nucleo di Valutazione, al MEF e al Ministero della sanità; 4) deve essere approvato il progetto; 5) il progetto approvato deve essere sottoposto alla Conferenza Stato/Regioni; 6) la conferenza Stato/regioni deve stabilire quanto spetta alle varie regioni ex art.20, legge 67/88 e nel nostro caso alla Regione siciliana; 7) il prefetto, non più il presidente della Regione, firmerà l’Accordo di Programma Quadro 8) lo Stato invierà le risorse direttamente alla Prefettura di Siracusa, e non più alla Regione, che procederà con la gara, sancendo l’esclusione definitiva della Regione da ogni competenza e merito. Questo è quello che ci meritiamo per non aver studiato e per aver tentato di appropriarci del lavoro altrui.

Enzo Vinciullo

già presidente della commissione Bilancio all’Ars