Politica

LA SENTENZA DEL CGA? ERANO TUTTI DEL PD

Come giornale abbiamo chiesto all’avvocato Ezechia Paolo Reale perché sulla vicenda dei brogli elettorali di giugno 2018 non ha ricusato il collegio del Cga, palesemente vicino politicamente allo schieramento del suo competitore Francesco Italia. Risposta articolata quella di Reale. “So bene, ha detto Reale, che il presidente del Cga era stato capo della segreteria di un ministro del Pd come so bene che due componenti del collegio erano stati nominati da Crocetta col nulla osta del premier Pd pro tempore. E so anche bene che a dicembre 2019 è entrato nello staff difensivo di Italia l’avvocato Berretta, già sottosegretario del Pd alla Giustizia. Io però mi attengo alla convinzione che anche con tutte queste appartenenze politiche alla fine dovrebbe trionfare il libero convincimento del giudice e non la sua militanza. Capisco bene comunque che gli incarichi appena detti suscitano molte perplessità nella gente e in molti siracusani. Nel merito mi sento di dire che quella del Cga è una sentenza sbagliata, brutta, che non dà trasparenza alle operazioni elettorali laddove ritiene compatibili e regolari l’assegnazione di voti inesistenti, la scomparsa di schede elettorali, la mancata attribuzione di voti, minando alla fine un principio fondamentale e cioè la certezza che il voto di un cittadino sia effettivamente andato al politico prescelto. E purtroppo non ci è andato”.