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IL CONSIGLIO COMUNALE DI CANICATTINI DICE NO AL MEGA IMPIANTO FOTOVOLTAICO ALL’INGRESSO DELLA CITTA’

Rep: Il Consiglio comunale di Canicattini Bagni, nella seduta di Venerdì pomeriggio nell’aula di via Iolanda, trasmesso come sempre in diretta streaming, e tenuto in assenza di pubblico nel rispetto delle misure di contenimento del contagio Covid-19, nella sua unanimità ha ribadito la contrarietà, come fatto già nell’aprile dello scorso anno, al mega impianto fotovoltaico di 67,421 MWp, proposto dalla società “Lindo” srl, alle porte della città, occupando oltre 100 ettari di terreno in Contrada Cavadonna, in un  territorio appartenente ai Comuni di Siracusa, Canicattini Bagni e Noto.

La seduta, aperta dal Presidente Paolo Amenta con l’approvazione all’unanimità del verbale della seduta del 17 Dicembre scorso e del rinvio ad altra data per quanto riguarda la verbalizzazione della seduta del 4 Ottobre, rimasta inevasa ma trasformata in dettagliata trascrizione da portare a conoscenza dei Consiglieri per la sua approvazione, ha visto l’intervento del Sindaco Marilena Miceli per comunicare che, nonostante il lockdown per l’emergenza Covid-19 la Centrale Unica di Committenza ha provveduto ad effettuare la gara per i lavori di adeguamento sismico della scuola media “G. Verga” chiusa dall’inizio dell’anno scolastico.

Subito dopo ad essere approvato, sempre con voto unanime, è stato il punto 4 dell’ordine del giorno riguardante l’adeguamento dei compensi ai componenti l’organo di revisione economico contabile come previsto dal Decreto del 21-12-2018 del Ministero dell’Interno, di concerto con il MEF.

Il punto successivo ha riguardato l’opposizione, quale atto di indirizzo, al progetto di un impianto fotovoltaico a terra da 999,60 KWp, presentato nell’aprile dello scorso anno dalla societàNova Sicilia srl di Linate, nel milanese, denominato “Lelito“, da realizzare in Contrada Bagni, in territorio canicattinese, per cui la Giunta comunale ha dato parere contrario, presentando una serie di osservazioni a salvaguardia del proprio patrimonio paesaggistico e ambientale, in coerenza con il precedente parere negativo espresso per il progetto del mega impianto della “Lindo”.

A prendere la parola è stato il Vice Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, Pietro Savarino, per chiedere il ritiro del punto in questione al fine di approfondire e chiarire meglio il progetto, in modo da fornire al Consiglio elementi più precisi di discussione, in considerazione del fatto che lo stesso è privo di parere tecnico dell’Ufficio, e a Consiglio già convocato è pervenuta una nota dell’Energy Manager del Comune per annunciare il suo parere di non contrarietà all’autorizzazione. Nota, ha specificato Savarino, non richiesta dall’Amministrazione né tantomeno dall’Ufficio Tecnico.

Presente in aula  il Dirigente dell’Ufficio Tecnico, Geometra Capo Giuseppe Carpinteri, ha puntualizzato di non aver dato nessun parere in quanto a suo dire non vi sarebbero elementi normativi ostativi al progetto sotto 1 MWp, se non quelli di indirizzo politico già espressi dall’Amministrazione per l’impiantistica fotovoltaica a terra,  come già puntualizzato in occasione della presentazione del mega progetto della “Lindo” di sfruttamento industriale del territorio, dove al contrario ha espresso parere negativo e redatto le osservazioni .

D’accordo a chiarire meglio il punto in questione anche il Capogruppo di minoranza, Danilo Calabrò, in particolare alcuni dubbi sorti con l’arrivo della nota dell’Energy Manager che, tra l’altro, si esprime favorevolmente anche per il successivo punto all’ordine del giorno riguardante il mega impianto industriale fotovoltaico della “Lindo”, per cui il Consiglio lo scorso anno aveva espresso contrarietà presentando una serie di osservazioni a tutela del territorio e della sostenibilità dello stesso.

Sull’argomento è intervenuto anche il Consigliere di maggioranza, Sergio Petrolito, per ribadire come già l’Amministrazione e il Consiglio comunale, appunto, avessero già chiarito, proprio con il caso “Lindo”, la loro posizione di indirizzo sugli impianti fotovoltaici a terra.

Mentre per il Consigliere di minoranza, Michele Gionfriddo, non si possono dare motivazioni politiche se la tipologia dei progetti è prevista dal PRG.

E proprio sulla necessità di dotare il Comune di un apposito regolamento, così come previsto dalle normative in vigore, che fissi le linee su cosa realizzare o meno nel proprio territorio per evitarne il deturpamento e salvaguardarne la vocazione ecosostenibile, di valorizzazione delle risorse paesaggistiche, ambientali, archeologiche e culturali, è intervenuto il Presidente Paolo Amenta.

Per Amenta bisogna mettere in campo tutti gli strumenti consentiti per arginare l’assalto sistematico al territorio che Canicattini Bagni sta subendo da parte di privati che non portano alcun beneficio alla città.

 Il Presidente, nel sottolineare come il Consiglio comunale abbia già chiarito la sua non contrarietà all’efficientamento energetico, alla produzione di energia rinnovabile in modo non invasivo e sostenibile, sui tetti delle case o delle aziende agricole e zootecniche, a conclusione degli interventi ha, pertanto, messo ai voti la richiesta dell’Assessore Savarino di ritirare il punto all’ordine del giorno dei lavori.

Il ritiro e l’eventuale trattazione ad altra data, veniva così approvato all’unanimità dei presenti.

Subito dopo, il punto successivo, ha riguardato ancora il fotovoltaico, in questo caso il progetto già citato nel dibattito appena concluso, del mega impianto industriale fotovoltaico a terra collegato alla RTN, della  potenza nominale di 67,421 MWp in località Cavadonna, nei Comuni di Siracusa, Canicattini Bagni e Noto, per il procedimento V.I.A. (valutazione di impatto ambientale) e P.A.U.R. (provvedimento autorizzativo unico regionale), alla luce della rielaborazione dopo il parere positivo della Soprintendenza, che in precedenza si era invece espressa in altro modo.

Come si ricorderà, il progetto prevede la collocazione  di una distesa di pannelli montati su strutture a inseguimento monoassiale in configurazione bifilare, in almeno un milione di metri quadri di terreno in località Cavadonna, tra l’area artigianale alle porte di Canicattini Bagni e Siracusa, con l’energia prodotta veicolata mediante un cavidotto MT (media tensione) interrato, lungo circa 10 km, transitando da 67 cabine inverter, 5 cabine MT, 1 controllo room, una cabina di consegna e una cabina utente di trasformazione MT/AT (da media ad alta tensione)  realizzata in adiacenza alla costruenda sottostazione AT di proprietà di TERNA in località Casa Sant’Alfano, in territorio di Noto, ma sempre a ridosso di Canicattini Bagni.

Attraversando, come è stato rimarcato più volte nei vari interventi, un territorio di grande pregio paesaggistico con il suo straordinario reticolo di cave dalla biodiversità unica, per raggiungere la destinazione finale.

Ad illustrare le poche e non incisive, nel suo complesso, modifiche effettuate al progetto dopo le osservazioni del Comune di Canicattini (stralcio delle aree destinate alla zona artigianale e del relativo depuratore), che di fatto non cancellano le criticità evidenziate dall’Ufficio Tecnico, condivise lo scorso anno dall’Amministrazione e dal Consiglio comunale canicattinese,  è stato il Geometra Capo Giuseppe Carpinteri, che ha altresì informato di una prima conferenza dei servizi convocata in pieno lockdown dal Servizio 1 del Dipartimento dell’Ambiente della Regione.

In particolare, è stato ancora sottolineato anche in una recente delibera della Giunta Miceli, come le aree coinvolte dal progetto della “Lindo” si contrappongono fortemente ad altri progetti che utilizzano il territorio di Canicattini Bagni nel rispetto della sua vocazione agricola, turistica, ricettiva, gastronomica e culturale, ricadente, tra l’altro, nel documento cartografico unitario del “Parco Nazionale degli Iblei” il cui iter procedurale è già avviato da parte Ministero.

Non solo, ma in prossimità del sito dove dovrà realizzarsi l’impianto fotovoltaico è individuato dall’Assessorato regionale ai beni Culturali e Ambientali un tratto di paesaggio percettivo – panoramico (Canicattini Bagni – Bivio Masseria Gozzo, per una frazione di Km. 4,85), riportato nelle Linee Guida del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale che verrebbe gravemente deturpato.

E ancora, la morfologia delle aree con carattere tipicamente rurale dell’altopiano ibleo sarebbe irrimediabilmente trasformata a discapito della collettività e del bene comune, con la modificazione della conformazione vegetale della macchia mediterranea e ampi tratti di prateria mediterranea a gariga che domina gli Iblei.        La realizzazione dell’intero impianto fotovoltaico, inoltre, inciderebbe negativamente ai fini dell’impatto paesaggistico e visivo dell’intera zona, fenomeno che si evidenzierebbe persino guardando da Fonte Aretusa e da Lungomare Alfeo ad Ortigia, da dove, nelle giornate di primavera ed estive, è ben visibile il territorio di Canicattini Bagni e il suo agglomerato urbano.

Confermata da Carpinteri, nel provvedimento di opposizione al progetto, l’eliminazione conseguente di centinaia di alberi d’ulivo secolari e di macchia mediterranea esistente nei terreni occupati dall’impianto, con un danno irreversibile ad essenze tipiche protette, anche per la produzione di olive con caratteristiche organolettiche di alta qualità.

Senza dimenticare il progetto di fruizione del territorio di alcuni studiosi e gruppi locali attraverso un circuito ciclabile a sud est degli Iblei.

Infine, particolare non secondario, il fatto che le particelle ricadenti nel Comune di Siracusa  risultano devastate da incendi che hanno messo in pericolo il territorio e la popolazione canicattinese, per cui su questo punto si solleva il dubbio sulla destinazione dei territori che non potrebbe essere variata per un termine di 10 anni persistendo la destinazione agricola.

A conclusione dell’esposizione fatta dal Dirigente dell’Ufficio Tecnico, sull’argomento sono intervenuti per rinnovare la loro contrarietà “allo sfruttamento industriale del territorio canicattinese, vocato ad uno sviluppo ecosostenibile, turistico e culturale”, i Capigruppo di minoranza e maggioranza, Danilo Calabrò e Sebastiano Gazzara, i Consiglieri Michele Gionfriddo  e Sebastiano Cascone, il Presidente Amenta e il Sindaco Marilena Miceli, quest’ultima impegnandosi a coinvolgere, com’era già avvenuto in precedenza, anche i Sindaci di Siracusa e Noto. 

Messo ai voti, il Consiglio comunale all’unanimità ha così espresso per la seconda volta la sua contrarietà al progetto del mega impianto fotovoltaico della “Lindo” srl.

Conclusa la trattazione dell’argomento si è passati al punto sette dell’ordine del giorno, relativo alla surroga del Consigliere di maggioranza presente in seno al Consiglio dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei” dopo le dimissioni del Consigliere Sebastiano Cascone.

Ad essere eletto con i soli voti di tutto il gruppo di maggioranza “Sviluppo e Futuro” è stato il Consigliere Sergio Petrolito, mentre i tre componenti del gruppo di minoranza “Insieme per Cambiare” votavano la Consigliera di maggioranza Gianna Belluardo.

Per quanto riguarda l’attività ispettiva il Capogruppo Danilo Calabrò ha chiesto di sapere quali siano state le motivazioni che lo scorso 12 Maggio hanno visto il Vice Sindaco Pietro Savarino  lasciare la delega ai Servizi Idrici e Depuratore, dopo aver annunciato, qualche giorno prima, l’avvio dei lavori di installazione dei contatori lungo la rete idrica delle Contrade, per arginare il disagio che si registra in estate di carenza d’acqua potabile. Lavori che si sarebbero arenati, tanto da rendere necessaria una deliberazione di indirizzo da parte dell’Amministrazione.

Secondo Calabrò, Savarino avrebbe dovuto fare un passo indietro dimettendosi da Assessore, qualora non c’era accordo sul progetto e sugli interventi.

A Calabrò ha risposto in aula lo stesso Savarino, rigettando quella che ha ritenuto una “provocazione” da parte della minoranza, come nel caso della votazione di un Consigliere di maggioranza nella precedente elezione del componente del Consiglio dell’Unione.

Il Vice Sindaco ha riaffermato la massima sintonia di tutta l’Amministrazione, Sindaco in testa, e del gruppo consiliare, nel progetto avviato per risolvere i disagi idrici estivi. Per quanto riguarda l’aver rimesso la delega, questo è stato dovuto all’aver preso consapevolezza di non avere il conforto tecnico sull’intero progetto, avendo commesso degli errori di valutazione e procedurali, preferendo, pertanto, responsabilmente, fare un passo indietro lasciando la delega in questione nelle mani del Sindaco.

L’Amministrazione  comunale, nella sua interezza, però, ritenendo urgenti e prioritari tali lavori al fine di evitare disagi alla cittadinanza a causa di una eventuale carenza di un bene primario come l’acqua, ha inteso approvare un atto di indirizzo in tal senso, invitando tutti a proseguire nell’iniziativa. Cosa che, ha specificato ancora il Vice Sindaco, si sta facendo, con lo stesso ancora in prima linea assieme a tutta la coalizione, attraverso un monitoraggio completo del percorso dell’acqua sin dalle sorgenti, per verificare possibili perdite e nel caso intervenire, per poi concludere con l’installazione dei contatori nei tratti individuati che riguardano soprattutto le Contrade.

Sollecitazioni ai controlli affinchè l’acqua, proprio nelle Contrade, venga utilizzata esclusivamente per usi domestici, come previsto dal regolamento comunale, sono arrivate dal Consigliere Sebastiano Cascone.

Savarino ha rassicurato che anche nell’atto di indirizzo votato dalla Giunta sono rimarcati questi obiettivi, assieme alla mappatura e l’invito agli utenti a collocare  i contatori all’ingresso delle proprietà in modo da garantire letture e verifiche in qualsiasi momento.

Altra interrogazione verbale, fatta dal Consigliere di minoranza Michele Gionfriddo, ha interessato l’approvazione da parte della Giunta, nel Marzo 2019, delle tariffe del servizio idrico integrato, che a suo dire non sarebbero state sottoposte al provvedimento del Consiglio, né tantomeno entrate in vigore nel Gennaio 2020 ma direttamente nel 2019.

L’Assessore ai Tributi, Pietro Savarino, si è riservato di rispondere dettagliatamente per iscritto.

L’ultima interrogazione è arrivata ancora dal Capogruppo Danilo Calabrò nel chiedere al Sindaco, dopo aver espresso parole di elogio e ringraziamento nei confronti dei volontari del Gruppo comunale di Protezione Civile per l’impegno e il lavoro svolto nel corso dell’emergenza Covid-19, quali siano stati i criteri  utilizzati nella distribuzione dei voucher alimentari di sostegno alle famiglie.

Il Sindaco Miceli rispondendo all’interrogazione ha ripercorso in breve i tempi lunghi e difficili della fase 1 dell’emergenza, che l’ha vista impegnata nel territorio assieme a tutta l’Amministrazione, alla Polizia Municipale, le Forze dell’ordine, gli operatori sanitari, la Protezione Civile, i dipendenti che hanno garantito i servizi essenziali alla popolazione e una catena solidale per affrontare le emergenze.

I criteri utilizzati per il riparto dei voucher alimentari concessi grazie all’intervento del Governo, ha poi aggiunto, sono stati quelli fissati dalla Circolare della Protezione Civile nazionale,  e sono stati distribuiti alle famiglie grazie all’esperienza e alla conoscenza delle fragilità e del tessuto sociale da parte degli apparati del Comune, che in questi anni, così come per tutto il lockdown dell’emergenza Covid-19,  non hanno smesso di stare vicine alle fasce più bisognose e in difficoltà.

Sostegno che adesso viene garantito dalle misure economiche previste dal DL Rilancio del Governo nazionale, mentre i Comuni attendono ancora, nonostante le sollecitazioni di AnciSicilia, i famosi 100 milioni di euro stanziati a Marzo dalla Regione attraverso fondi europei che non possono essere utilizzati se non prima liberi da vincoli autorizzativi.

E in merito al tema dell’emergenza sono intervenuti anche i Consiglieri Cascone e Petrolito per ringraziare quanti sono stati impegnati in prima linea nell’emergenza e nella solidarietà, mentre la Consigliera Francesca Cassarino nel rilevare, anche nella sua veste di medico di base, il ruolo importante di coordinamento  e  stimolo che ha svolto il Sindaco Miceli per tutta la difficile fase del Covid-19, in un contesto, ha puntualizzato, di grande e grave carenza del sistema sanitario territoriale, diventando punto di riferimento anche per gli operatori sanitari della città, ha chiuso il suo intervento invitando tutti ad un impegno per farsi che si possa  ristrutturare, migliorare e ridare qualità all’offerta sanitaria a Canicattini Bagni.

Conclusi con questo auspicio gli interventi e i punti in discussione, il Presidente Paolo Amenta ha chiuso i lavori dando un giudizio positivo dell’esperienza pomeridiana di tenere le sedute consiliari piuttosto che la sera.