Politica

UN ALTRO PRIMO MAGGIO DA DIMENTICARE / LA CGIL CON UNA CITTA’ IN ANGOSCIA “VEDE” SOLO I MIGRANTI DI CASSIBILE

Rep: Primo Maggio della CGIL all’insegna della solidarietà concreta in favore di lavoratori, famiglie, disoccupati, pensionati e immigrati in grave crisi alimentare. Perché la festa del lavoro e dei lavoratori al tempo del Coronavirus è anche questo. Un’attenzione alle fasce più in difficoltà della nostra comunità all’insegna della dignità della persona, della sicurezza alimentare di tutti nessuno escluso, del diritto alla salute, al lavoro e al rispetto della legalità e del principio supremo di umanità. Per i lavoratori migranti la donazione, promossa dalla FLAI CGIL, avverrà attraverso la consegna diretta  di derrate alimentari il Primo Maggio dalle 17 alle 19 sul sagrato della Chiesa del Marchese di Cassibile.   Un’emergenza, quest’ultima, sociale e di sicurezza sanitaria, di solidarietà umana e di lotta alle nuove forme di schiavitù che scuote le coscienze di tutti noi e che impone un atto di grande responsabilità civile che rischia di dissolversi inghiottito dalla traumatica crisi sociale e sanitaria in atto. Oltre 300 lavoratori stranieri stagionali, bloccati nella tendopoli di Cassibile, che non possono recarsi nei campi e nelle serre perché o irregolari o privi di un contratto di lavoro, anche se in possesso del permesso di soggiorno, vivono in una situazione di  grandissima emergenza sanitaria e di limite al sostentamento individuale e che privano, peraltro, l’agricoltura della manodopera assolutamente necessaria per la raccolta dei prodotti che raggiungono poi le nostre tavole. Una intollerabile situazione di sfruttamento che offende la dignità di tutti i nostri braccianti agricoli e che impone immediate regolarizzazioni dei migranti attraverso l’applicazione rigorosa e controllata di contratti di lavoro regolari. Saranno presenti, inoltre, alla donazione i Segretari Generali della CGIL e della FLAI Sicilia.

Il Segretario Generale Cgil Siracusa                            

Roberto Alosi

Sin qui la notizia. Non ci sono quarzi, la testa è questa e non c’è nulla da fare. Migliaia di disoccupati siracusani e migliaia di giovani siracusani diventati migranti ai compagni comunisti della Cgil interessano meno di niente. Già l’anno scorso la loro festa l’hanno fatta a Cassibile (vedi foto) coi migranti. E’ una scelta politica ed ognuno è liberissimo di fare le sue scelte così come noi siamo liberissimi di criticarle. Una cosa è certa, le baracche di Cassibile sono un problema dell’amministrazione comunale di Siracusa. Lo debbono risolvere il sindaco e i suoi assessori, sono pagati per farlo e ci sono gli strumenti per farlo. Da sette anni chi amministra – fra firme false e brogli elettorali –  è un sindaco del Pd, ma la Cgil ovviamente si guarda bene dal sottolinearlo, dall’attaccarlo, dal pressarlo, quarzo è un compagno! Allora la Cgil usa verba generalia, parla di migranti in schiavitù e in condizioni igieniche da emergenza sanitaria. Dice questo, ma non  dice chi dovrebbe provvedere. Per questo arrampicarsi sugli specchi viene quasi da ridere se non ci fosse solo da piangere. I migranti della tendopoli di Cassibile sono un problema, ma con una città angosciata dal Corona virus non sono certo il primo problema, i siracusani sono nell’incubo, migliaia di famiglie vedono il baratro, come si fa ad ignorarlo e vedere solo i migranti? Insomma ancora una volta un Primo maggio inquinato da faziosa politica che fa emergere con chiarezza l’inaffidabilità della Cgil nei confronti di chi non ha il suo stesso schieramento politico. Immaginate cosa avrebbe scritto Roberto Alosi se negli ultimi sette anni il sindaco fosse stato di centro destra e non avesse nemmeno affrontato il caso dei migranti di Cassibile. Avrebbe scatenato l’inferno, altro che l’omertoso silenzio di tutela per i loro sinistri compagni Garozzo e Italia.