Politica

PIPPO GIANNI: ME NE FREGO DEL CORONA VIRUS, COME MEDICO SONO SEMPRE A DISPOSIZIONE DI CHI STA MALE

Onorevole Pippo Gianni, in due mesi è cambiato il mondo, siamo travolti dal corona virus e travolti anche nella nostra vita

Il mondo non solo è cambiato, ma per molti, purtroppo, si è fermato per sempre. Mai si dovrà dimenticare quello che è successo e continua a succedere nel nostro Paese con migliaia di morti. Anche a Siracusa e provincia visti i casi di contagio e di decessi, per ora abbastanza contenuti, il nostro pensiero va a chi si è dovuto arrendere al mostro. Certo, la nostra vita è cambiata e, finita l’emergenza sanitaria, ci sarà l’altra emergenza, quella economica, altrettanto grave, una catastrofe che avrà bisogno di un impegno ancora più forte.

Da medico come sta affrontando questo drammatico isolamento?

Da medico, come lei sa, per i miei pazienti e per chiunque, resto sempre a disposizione. Anche quando mal di testa e stanchezza diventano insopportabili. Sono e resto sempre al fianco di chi sta male.

Da sindaco di Priolo quali sono le cose che ha fatto contro il Corona Virus e quelle che ha in programma di fare

Da sindaco di Priolo l’impegno si è centuplicato perché avverto tutta la responsabilità di guidare la comunità priolese che, come altre comunità, ha pagato e continua pagare un contributo notevole in termini di salute vivendo in un luogo dove ha prevalso l’incultura del territorio. Iniziative tantissime, ne illustro alcune: il controllo capillare del territorio applicando il decreto che impone di stare a casa, mascherine gratuite per tutti. Per primo in Italia da sindaco ho imposto che nei supermercati il personale fosse dotato di mascherine. Anche per gli avventori naturalmente guanti e mascherine. Ancora il grande lavoro dell’esercito dei volontari, della protezione  civile e non solo, sempre presenti e attivi per alimentare la macchina  della solidarietà.

Ma in questo momento non è incredibile leggere di priolesi che polemizzano?

La polemica quando non è fine a se stessa o addirittura insulsa, può servire a suggerire soluzioni. Per qualcuno magari può servire a sfogarsi per smarrimenti o inquietudini. In questi casi è una polemica a scopo terapeutico. Ok, va bene. 

Ci corregga se sbagliamo, non ci pare che i sindaci siracusani facciano squadra. Vogliamo dire che anche col virus c’è chi pensa solo ed esclusivamente alla sua carriera politica

I sindaci siracusani intanto stiamo dimostrando di essere capaci, coraggiosi e competenti. Possiamo dire che siamo una squadra in ordine sparso che sta combattendo una guerra terribile sotto l’attento sguardo di un Prefetto, Giusi Scaduto,  che sta dimostrando qualità non comuni.

Da medico e con la chiarezza che è la sua arma indiscussa le domandiamo: Cosa è successo e cosa succede all’ospedale Umberto I°

In guerra i soldati in prima linea sono i primi a cadere. Medici, infermieri, paramedici sono quelli più esposti. Certo, qualcosa non  ha funzionato. Credo in ogni caso che l’impegno dei colleghi è stato ed è totale quindi da parte mia non un ringraziamento di facciata, ma un ringraziamento fatto col cuore. Oggi poi non è il tempo delle accuse ma della collaborazione, più avanti ci sarà il tempo per accertare le responsabilità. Ora lavoriamo a testa bassa, con  le mascherine, forza d’animo e lavoro.

Quali sono le responsabilità vere e presunte dei vertici dell’Asp 8?

I vertici dell’Asp al momento non hanno responsabilità, hanno lavorato senza risparmio, contro un nemico che fino a tre mesi fa nessuno conosceva e di cui anche oggi non abbiamo i contorni esatti. Il ritardo dei referti dei tamponi era dovuto al fatto che venivano mandati a Catania e Messina. Se devo dire una cosa che non ho condiviso è stata l’intervista del dottor Ficarra a Report.

I sindacati siracusani, da sempre mollicci e passivi, sul pronto soccorso dell’ospedale sono diventati come Rambo. Bene, ma l’inquinamento del Petrolchimico continua nel loro silenzio

I sindacati assolvono al loro ruolo che è quello di fare proposte e altri dispongono quindi né mollicci né passivi. Se sono diventati Rambo all’Umberto I° lo hanno fatto per mantenere alta l’attenzione sull’emergenza che resta grave ed è quindi doveroso da parte loro pretendere chiarezza. L’inquinamento della zona industriale continua ed è il mio incubo quotidiano. Ad ognuno il suo di incubo. Ma dire che i sindacati hanno dormito su questo inquinamento è almeno ingeneroso.

Secondo il dottor Pippo Gianni quando  torneremo tutti ad abbracciarci?

Sono sempre stato audace, a volte spericolato, ma per adesso suggerisco una paziente attesa dettata dalla mia esperienza medica. Torneremo ad abbracciarci e lo faremo con una consapevolezza diversa. Sarà struggente e non lo dimenticheremo mai.

Come si trasformerà la politica dopo il Corona Virus? 

La politica non  è detto che sarà migliore o peggiore: Però sarà diversa. Se poi vuole chiedermi come sarà diversa? Questo magari glielo dico nella prossima intervista.