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DONATELLA LO GIUDICE: SULL’EMERGENZA SANITARIA A SIRACUSA MANCA UNA CABINA DI REGIA

Donatella Lo Giudice, qual è la cosa, il fatto, la persona che ti hanno colpito di più in questo incubo Corona virus a Siracusa?

Cosa mi ha colpito? Positivamente tanta solidarietà, e forse un flebile barlume di senso della comunità anche se un pò a corrente alternata..mi spiego meglio. Mi ha sconcertato leggere di miei concittadini plaudire con una certa enfasi al Sindaco di Messina, che, a mio avviso ha rappresentato e rappresenta oggi ancor di più, il peggiore esempio di come si possa incarnare una Istituzione. Accusiamo, giustamente l’Europa di essere cattiva e matrigna perchè in qualche modo gira la faccia dall’altra parte davanti la catastrofe che si è abbattuta su di noi, il Sindaco di Messina impedisce ad un operaio rimasto senza lavoro e senza dimora di rientrare a casa propria, blocca uno studente che pagava i suoi studi universitari con i proventi che gli derivavano da piccoli lavoretti che ovviamente non poteva far altro che tornare a casa, aizzando la folla al grido ”sono untori”! “da qui non si passa!” ho letto letto diversi commenti esaltati ed esaltanti inneggiare a questo personaggio privo di senso dello Stato e di responsabilità verso la collettività che rappresenta. Chi parla e applaude probabilmente non vive il problema, gli stessi che respingono i propri figli siciliani, pretendono empatia dai tedeschi…la tragicità della esternazione di questo Sindaco sta purtroppo nel fatto che costui si è messo a cavallo di un “sentiment” diffuso che chiamava “criminali e idioti” i nostri figli facendo parlare “le pance” stimolando l’egoismo invece che la semplice osservanza delle regole che ne permetteva il rientro. Che brutta immagine quella di un popolo che respinge i propri figli e fratelli!!!

Per i siracusani cosa vuol dire la parola solidarietà?

Questa seconda domanda in qualche modo si aggancia alla prima permettimi una citazione “se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme” la mia zoppicante memoria m’impedisce di ricordare il nome dell’autore ma se dovessi descrivere il mio senso di solidarietà ecco, si riflette in queste parole. Trovo riscontri fra la nostra gente, ricevo chiamate da parte di amici che organizzano raccolte per buoni spesa per le famiglie che necessitano, assisto anche a tante belle e buone azioni di vicinanza, certo poi m’imbatto in quei post e m’intristisco ma passa presto perchè il bene nel mio immaginario trionfa sempre (o quasi) sul male. Vivo un grande senso di frustrazione per non poter essere in prima linea con guanti e mascherina a prestare soccorso..

Sinceramente, in questa città e in questa provincia c’è il senso della comunità?

Sì, il senso di comunità esiste, va solo coltivato un pò di più. Occorre reimpostare le coordinate tra identità individuale e cultura dell’essere comunità.

Abbiamo tutti letto sul web di polemiche truculente che vedono protagonisti alcuni uomini delle istituzioni. I siracusani non cambiano mai o c’è dell’altro?

Direttore, l’uomo in generale ha una endemica necessità di additare il colpevole, ed in genere offende per paura o per odio, tuttavia devo dire che qualcuno se la cerca proprio, esternazioni del tipo “blocchiamo la raffinazione della benzina” mi sembrano non ardite, ma totalmente sciocco, beh soprattutto da parte di un amministratore preparato, colto ed intelligente, ecco non te lo aspetti.

Non mi soffermo nemmeno a commentarlo.

Donatella Lo Giudice, i sindacati hanno segnalato, ed hanno fatto bene, alcune disfunzioni all’Umberto I° e al pronto soccorso. Ma si tratta di sindacati che da anni di fatto tacciono su tutto, sulla sanità, sul Petrolchimico, sugli enti locali

Sull’operato del sindacato non ho alcuna competenza nè alcun ruolo per esprimere giudizi ma sull’Umberto 1° due paroline le spendo volentieri. Non è la prima volta che mi trovo a dire ed a scrivere che il nosocomio di Siracusa vanta ottimi professionisti lo dico per esperienza mia ed altrui e non per sentito dire.. Non mi piace l’atteggiamento denigratorio contro le nostre professionalità in prima linea che si attivano quotidianamente più di sempre. Io li apprezzo molto, anche se non sono fra quelli che ringrazia. Compiono il loro dovere e lo fanno con scrupolo. Detto ciò ovviamente siamo davanti ad un evento inaspettato e di difficilissima gestione, lo è per Siracusa, per Monza, per Parigi, New York o Losanna… gli ospedali del pianeta sono in difficoltà. Se posso azzardare vedo una criticità maggiore nella gestione burocratica e territoriale del sistema dove individuo diverse falle organizzative che nell’ efficienza delle professionalità in prima linea.

Come immagini il nostro immediato futuro? Se a fine maggio progressivamente mettiamo il naso fuori da casa cosa troveremo fuori?

Il futuro non si dovrebbe immaginare ma programmare adesso. Se il Governo non inizia a pensare di riaprire pian piano le attività, non moriremo di COVID-19 ma di fame! Per quanto tempo l’INPS potrà erogare le pensioni se  non lavoriamo e dunque non paghiamo le tasse? Lo Stato per quanto tempo ancora potrà sostenere l’erogazione degli stipendi pubblici? Naturalmente vale lo stesso per le aziende private che sono già al collasso, sembra pleonastico ricordarlo ma ti assicuro che non ci si pensa. La paura ci porta a sentirci rassicurati dentro il lockdown totale ma dobbiamo iniziare a fare i conti con il fatto che solo il vaccino caccerà questo mostro che semina morte ed il vaccino richiede molto tempo, un tempo che non abbiamo. Con guanti e mascherine, prendiamo la carne in macelleria, i formaggi, la frutta, ci rechiamo al supermercato salutiamo la cassiera paghiamo e andiamo via. Possiamo fare lo stesso con moltissime altre attività produttive. Piano piano con criterio ma dobbiamo farlo ed in fretta!!

Con la tua chiarezza di linguaggio racconta qualcosa che in questi giorni ti ha fatto arrabbiare e suggerisci una tua personalissima proposta

Mi chiedi se ho una proposta, ormai siamo nel mezzo del guado ma si sarebbe dovuta organizzare una task force operativa ed una cabina di regia che fungesse da trait d’union fra: protezione civile, croce rossa, volontariato in genere, amministrazione comunale e ASP. Mi è capitato di ascoltare frasi del tipo : non è compito mio, non lo so, chiedi a tizio o tale Ente. Personalmente credo molto nella forza della comunicazione ed in questo caso sarebbe stato molto utile saper comunicare alla cittadinanza per evitare allarmismi pericolosi e angosce che aggravano ancor più lo stato d’animo che ci accompagna in questi giorni.

Francamente ci ha stupito il fatto che sindaco e assessori continuano a percepire indennità per complessivi 20mila euro mensili e non hanno utilizzato questi fondi per aiutare famiglie in difficoltà..

Mi chiedi dell’indennità di Sindaco e assessori, non ho mai fatto i conti nelle tasche degli altri. Donare è un fatto privato altrimenti rischia di diventare un proscenio dove si recita per captatio benevolentiae popolare.

Sul Corona virus in ogni caso sono molto ottimista, la spunteremo ancora una volta, ma niente sarà più come prima..

Proprio così direttore, niente sarà più come prima, nemmeno noi.