Politica

PARLA MARIO CAVALLARO SULL’UNIVERSITA’, IL CONSORZIO UNIVERSITARIO E IL REDDITO DI CITTADINANZA

Mario Cavallaro è stato deputato regionale e presidente dell’ex Provincia regionale. Uomo politico di destra da sempre attento alle sorti della nostra comunità. Riportiamo alcune sue opinioni su  problematiche di cui si è occupato anche in veste di amministratore.

Mario Cavallaro, sei stato presidente della Provincia, a tuo parere come si è arrivati ad un disavanzo così terribile, si parla di 260 milioni di euro

Un disavanzo così notevole è veramente inspiegabile. Durante la mia gestione, sono state avviate innumerevole opere pubbliche, senza debiti e senza mutui, e si è svolta una intensa attività culturale, onorando tutti gli impegni. Alla fine del mio mandato, le casse della Provincia erano in ottimo stato. Un’indagine accurata potrebbe, senza dubbio, chiarire la situazione reale.

Sei stato senza dubbio il protagonista dell’università a Siracusa. Facci il punto sulla nascita e sul declino del polo universitario.

Sin dai primi mesi della mia presidenza, è stato stipulato un accordo di programma con l’Università di Catania, il più antico e prestigioso ateneo della Sicilia, per l’istituzione a Siracusa della facoltà di Architettura, la facoltà di Scienze motorie, il corso di laurea in Beni Culturali. Si é iniziato con la Facoltà di Architettura, non esistente a Catania, e quindi non gemmazione, approvata dal Ministero che ha concesso, per l’istituzione a Siracusa, professori di ruolo di I e II fascia. L’ Università ha stanziato un fondo speciale, la Provincia ha compartecipato economicamente, il Comune di Siracusa ha assunto l’onere di fornire idonei locali. Si è trattato non di un corso di laurea breve o transitorio, ma dell’istituzione di una stabile facoltà dell’ateneo di Catania. Credo ricordino tutti il clima di gioia e di orgoglio, che permeava il palazzo del Senato, quando, alle presenza dei Presidi di Architettura delle più importanti Università italiane, il Ministro dell’Università Berlinguer ha inaugurato la facoltà, con parole di elogio per Siracusa e i suoi amministratori. Successivamente sono stati istituiti i corsi in BB.CC. Quando l’Università ha deciso di annullare la politica del decentramento, sono stati revocati tutti i corsi decentrati in tutti i comuni e quindi anche il corso in BB.CC di Siracusa, fra le polemiche strumentali di tanti. Desidero aggiungere che, a mio avviso, fu un bene, perché la qualità non era soddisfacente e non rispondeva ai requisiti dell’ eccellenza, che si voleva dare alla presenza universitaria a Siracusa. Ma architettura, ovviamente, è rimasta, con le strutture stabili, con i professori effettivi, che assicurano agli studenti la massima professionalità. E lo sanno bene i laureati in architettura di Siracusa, che possono competere alla pari con i laureati di altre università.

Che senso ha oggi un consorzio universitario visto che l’unica facoltà esistente è Architettura?

Quando è stata istituita Architettura non c’era il Consorzio. In verità esisteva un precedente consorzio che aveva il fine di istituire giurisprudenza. Non ne ho tenuto conto, ritenendo inutile un corso in giurisprudenza, esistente già a Catania e prestigioso. Dopo l’inizio dei beni Culturali fu istituito l’attuale Consorzio universitario che, nel primo periodo, ha svolto un ruolo importante di stimolo, di proposta di organizzazione di masters. Oggi, credo che non abbia più ragion d’essere.

 Il reddito di cittadinanza. E’ una spesa notevole su cui ci sono state e ci sono molte polemiche?

 Il reddito di cittadinanza è diseducativo e volgarmente clientelare. Le persone in difficoltà si aiutano fornendo occasioni lavorative, anche occasionali e temporanee ,in tutti i settori, rispettando competenze e vocazioni. I sussidi vanno corrisposti a coloro che non possono lavorare e devono essere doverosamente aiutati. La crisi occupazionale si affronta con una ingente mole di opere pubbliche, che nettono in moto l’ economia . Esistono esempi storici che la demagogia imperante sconosce. Le opere pubbliche, che interessarono tutta Italia e che ancora resistono , aiutarono ad affrontare la grave crisi del tempo. La politica del new deal di Wilson, sulla scia della esperienza italiana, aiutò l’ America a superare la crisi. Sforare tetti di spesa per realizzare strutture e infrastrutture ,che durano nel tempo e mettono in moto l’ economia, è saggezza e lungimiranza; sperperare risorse e creare debiti per la spesa corrente, può portare facile consenso immediato, ma crea soltanto illusione, senza alcuna prospettiva.

Una parola di speranza per Siracusa?

Siracusa può e deve risorgere con l’impegno di tutti i cittadini che, tralasciando le sempre presenti lamentele, devono riscoprire il gusto della passione e dell’impegno civile, della partecipazione attiva, non per tutelare interessi propri, ma gli interessi morali e materiali di tutta la collettività. Amare la propria città vuol dire tenerla pulita, ordinata, rispettare le regole, praticare la legalità. Fare in modo che gli altri provino ammirazione per la città. Che non può solo vantare antico splendore, ma deve oggi essere accogliente, ospitale, civile. Ce la possiamo fare, se soprattutto gli amministratori, con umiltà, sapranno dare l’esempio.