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NON SI POSSONO INTIMIDIRE “I GIORNALISTI FASTIDIOSI”, PIENA SOLIDARIETA’ DELL’ORDINE A “I FATTI SIRACUSA” E A SALVO BENANTI

Riceviamo ampia, motivata e gradita solidarietà dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Giulio Francese, in relazione alla querela di un assessore comunale nei confronti del nostro giornale e del direttore, Salvo Benanti.

Abbiamo giudicato subito intimidatoria la querela dell’assessore Alessandra Furnari sulla vicenda dei loculi da pagare due volte, una sorta di pizzo su loculi già pagati oltre ad una procedura ambigua con palesi esempi di illegalità amministrative, come abbiamo più volte sottolineato in questi mesi. Trovando peraltro anche conforto in innumerevoli pareri legali. In ogni caso l’assessore Furnari invece di replicare e spiegare che aveva ragione, se aveva ragione, e motivare in qualche modo un’iniziativa molto discutibile dal punta di vista amministrativo come quella di far cassa sul cimitero, peraltro da sette anni in condizioni pietose, ha pensato bene di inventarsi una querela. Quindi non di spiegare, ma di intimidire chi sostiene soltanto ed unicamente la correttezza degli atti amministrativi, che comunque debbono essere tutela indispensabile per la nostra comunità. 

Per sfortuna dell’assessore e del sindaco, che come la Furnari fa il duro sul pizzo di 600 euro su loculi già pagati e non soggetti, secondo legge e regolamento di polizia mortuaria, a concessione alcuna, l’intimidazione con noi non attecchisce. Anzi riteniamo come minimo deplorevole questa logica dei politici di zittire o tentare di zittire chi non è allineato.

Non si tratta però di una battaglia personale, non lo può essere. La battaglia è dei giornalisti tutti che debbono poter informare senza temere l’ira del potente politico di turno che ti isola, cerca di punirti fornendo notizie in esclusiva alla stampa amica, cerca di dequalificarti e poi querela.

Con questo spirito abbiamo chiesto la solidarietà del presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Giulio Francese. Per la verità, abbiamo chiesto anche qualche solidarietà locale, regolarmente non pervenuta per motivi che è meglio non spiegare in questa sede. Sintomo in ogni caso di un palese disagio che deve trovare chiarimento, proprio nell’interesse di tutti i giornalisti siracusani.

Ma leggiamo la nota del Presidente Giulio Francese:

Caro Salvo, il Consiglio dell’Ordine ha preso atto della tua nota con la quale ci informi di avere ricevuto una querela da parte di un assessore comunale di Siracusa, che si è sempre rifiutata di partecipare a un confronto civile sui temi da te sollevati, sottraendosi perfino al diritto di replica che gli è stato offerto e che non ha voluto esercitare. Il suo intento appare chiaro: avviare una prova di forza con l’intento di intimidire chi non si allinea e cerca di fare parlare i fatti, ponendo correttamente domande per avere le risposte cui chi ha responsabilità politiche non può sottrarsi. Tutto questo viene sempre di più visto come un fastidio ma i giornalisti questo devono fare, essere fastidiosi. Ricordiamoci le parole di Pippo Fava sul valore etico del giornalismo, ricordiamoci le parole del presidente Mattarella che ha più volte sottolineato il valore fondamentale, da tutelare, della libertà di stampa. Ma tutto questo, a chi gestisce il potere non piace e sempre di più si ricorre alla querela per provare a zittire chi cerca di fare correttamente il proprio dovere.

Caro Salvo, ormai è diventato un malcostume e come Ordine ci opponiamo con tutte le nostre forze. Non possiamo entrare nel merito della vicenda ma capiamo le tue ragioni, la tua amarezza e ti esprimiamo la nostra solidarietà, certi che le accuse sollevate contro di te cadranno rapidamente, perché pretestuose. Sappi che come Ordine abbiamo aperto uno sportello di consulenza legale per essere vicini ai colleghi raggiunti da querele temerarie e al quale, se lo riterrai opportuno, potrai rivolgerti. Con affettuosa vicinanza, ti invio cordiali saluti.

Giulio Francese

Presidente Ordine dei giornalisti di Sicilia